DOSSIER: David e Ingres, due differenti maniere di

Jacques-Louis David, Napoleone Bonaparte al passaggio del Gran San Bernardo, 1800-1801, olio su tela, 260x211 cm. Malmaison, Musée National du Ch teau. Gian Lorenzo Bernini, Bozzetto per il monumento a re Luigi XIV, 1669 ca., h 76 cm. Roma, Galleria Borghese. David rinuncia ai suoi fondi spogli e definiti e apre l orizzonte su un paesaggio alpino, attraversato in lontananza dalle truppe napoleoniche. Napoleone ha il dito puntato oltre le Alpi a indicare l imminente conquista dell Italia e sulle rocce, in primo piano, accanto al nome di BONAPARTE David incide quelli dei suoi predecessori, [HA]NNIBAL , Annibale e KAROLUS MAGNUS IMP[ERATOR] , Carlo Magno imperatore. i confronti David e Ingres, due differenti maniere di intendere il ritratto ufficiale L età napoleonica è segnata da una chiara politica di propaganda e di legittimazione del ruolo dell imperatore; la ritrattistica ufficiale dunque è uno strumento chiave nella costruzione dell immagine di Napoleone. I due maggiori ritrattisti francesi, David e Ingres, si sono misurati, a distanza di pochi anni, sullo stesso soggetto: un ritratto encomiastico di Napoleone. Il proposito è lo stesso, la celebrazione di Bonaparte, ma gli esiti sono distanti. Da un lato il Napoleone Bonaparte al passaggio del Gran San Bernardo di Jacques-Louis David, che rappresenta un evento realmente accaduto nel maggio del 1800; dall altra il Napoleone I sul trono imperiale che Jean-Auguste Dominique Ingres presenta al Salon parigino del 1806. 40 Il Napoleone di David Quando nel 1800 Carlo IV, re di Spagna, incarica David della realizzazione di un ritratto di Napoleone, ha probabilmente in mente un più tradizionale ritratto a figura intera. L artista si prende la libertà di scegliere un iconografia equestre nella quale il generale, impavido e senza tradire alcuna emozione, monta un focoso cavallo pezzato ritto sulle zampe posteriori. Il soggetto è posto al centro di un cerchio ideale che si contrappone al movimento a zeta formato da cavallo e cavaliere. Più che al rigore dei modelli antichi, David si rifà alla spettacolarità dei monumenti e della ritrattistica barocca: si pensi al bozzetto di Gian Lorenzo Bernini per una statua equestre di Luigi XIV. Ogni elemento del dipinto davidiano salvo il volto del generale è in movimento; è un opera dinamica che anche nella forma rimanda all impresa che sta per compiersi.

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri