Dossier Arte - volume 3 

Jean-Auguste-Dominique Ingres, Napoleone I sul trono imperiale, 1806, olio su tela, 260x163 cm. Parigi, Musée de l Armée. Jan van Eyck, L adorazione dell agnello mistico, particolare del pannello centrale, 1426-1432, olio su tavola, 258x375 cm. Gand, Cattedrale di San Bavone. Ingres elimina molti elementi dell ambiente circostante e immortala Napoleone attraverso la preziosità dei colori: carminio, bianco e oro. Tutti gli elementi del dipinto sono trattati sullo stesso piano: il volto dell imperatore, la corona di alloro dorato, l intarsio della poltrona, la collana della Legion d onore, le regalie, il trono decorato con sette stelle. Colpisce il tappeto, con i segni zodiacali e l aquila imperiale, perché è l elemento che dà profondità prospettica al dipinto. Il Napoleone di Ingres Il ritratto di Ingres presenta un rimando al Medioevo di Carlo Magno. Il primo imperatore dei francesi era un modello che la propaganda napoleonica amava evocare: era stato un generale coraggioso, un politico intelligente che aveva saputo gestire il potere della Chiesa sino a autoincoronarsi imperatore, gesto che Napoleone imita nel 1804. La committenza del ritratto è legata alla leggenda secondo la quale sarebbe stato lo stesso Ingres a dipingerlo, fiducioso che, una volta esposto, sarebbe stato acquistato. Cosa che effettivamente accadde il 26 agosto 1806, quando il Corps Législativ sborsò l esorbitante cifra di 3000 franchi, contro i 2400 richiesti dall artista. però improbabile che il giovane Ingres potesse aver investito nell acquisto di una tela di tali dimensioni, e aver speso mesi nella puntigliosa realizzazione del ritratto, senza avere la cer- tezza che sarebbe stato ammesso al Salon. più credibile che il dipinto fosse stato commissionato dal Ministro dell interno. Sia Ingres che David trovano un buon equilibrio tra fedeltà fisica ed esigenza simbolica: se David ringiovanisce il generale rispetto ai suoi trentadue anni, Ingres entra nei dettagli del volto facendo però attenzione a non trasfigurarlo e renderlo un icona. Il dipinto di Ingres è un ritratto ieratico, rigidamente frontale; nonostante lo sguardo intenso, fisso davanti a sé, si avverte un netto distacco tra la figura dell imperatore e l osservatore. Il modello proviene dal dettaglio della figura barbuta assisa in trono dell Adorazione dell agnello mistico di Jan van Eyck, un polittico della cattedrale di Gand, il cui pannello centrale, a partire dal 1797, era esposto al Louvre. Napoleone non è più il conquistatore: è divenuto l imperatore dei francesi e il dipinto celebra questo suo nuovo status. 41

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Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri