Dossier Arte - volume 3 

Il Futurismo Il primo Futurismo partecipano, fra gli altri, i fiorentini Giovanni Papini e Ardengo Soffici (Rignano sull Arno 1879-Forte dei Marmi1964) quest ultimo proponendo una ricerca che coniuga le acquisizioni formali futuriste con una scomposizione dei piani di matrice cubista (48). Fra gli illustri visitatori si annovera il giovane critico Roberto Longhi che di lì a poco pubblica un ampio articolo dedicato al Futurismo su La Voce . Molti artisti, in questi anni, si avvicinano al Futurismo pur proseguendo poi il loro cammino in tutt altra direzione. Un esempio è Giorgio Morandi ( p. 336), il quale, fra il 1913 e il 1914, esplora una dimensione di ricerca cubo-futurista, realizzando le cosiddette Nature morte di vetri (49). Per quanto fra il nucleo storico dei futuristi vi sia una forte coesione di intenti, ciascun artista declina un proprio linguaggio, fornendo una personale interpretazione delle tematiche concernenti il movimento, l energia, la modernità e il progresso. Al centro della loro riflessione e indagine troviamo soggetti legati al nuovo paesaggio contemporaneo, come la macchina, l elettricità, la velocità, gli scioperi della nuova classe operaia, e di conseguenza temi relativi al nuovo vivere dell uomo contemporaneo nella metropoli. Come si vedrà, ogni artista attraversa l avventura futurista con tempistiche proprie. Luigi Russolo (Portogruaro 1886-Bottanuco 1947), per esempio, si distacca quasi subito dal gruppo. Una delle sue opere più celebri nel suo transito dalla musica alla pittura è Dinamismo di un automobile (50), la cui composizione è basata su un incastro di linee-forza che suddividono la superficie pittorica in una sorta di triangoli che si propagano da destra verso sinistra e la cui dinamicità è accentuata dai contrasti cromatici delle tinte calde come il rosso e fredde come il blu notte. Questo moto ben evidenzia la sensazione di un automobile che sfreccia fendendo l aria, in un paesaggio dove la natura è sostituita dalla tecnologia e dalla meccanizzazione. Musicista di formazione, nel 1913 Russolo tornerà a occuparsi di musica, proseguendo la propria ricerca futurista in ambito musicale. Egli sottoscrive infatti il manifesto L arte dei rumori dedicato al suo maestro futurista Balilla Pratella. Durante la guerra, invece, Carrà e Severini abbandonano il linguaggio avanguardista, avviandosi il primo verso le poetiche metafisiche ( p. 330) e il secondo verso il ritorno alla tradizione, definito Ritorno all Ordine ( p. 364). Nel 1916 muore Boccioni. La sua scomparsa decreta idealmente la fine della prima stagione del Futurismo. Solamente l avventura del più anziano Giacomo Balla proseguirà nella seconda fase futurista. 50. Luigi Russolo, Dinamismo di un automobile, 1912-1913, olio su tela, 139x184 cm. Parigi, Musée National d Art Moderne, Centre Georges Pompidou. 51. Gino Severini, Danzatrice blu, 1912, olio su tela, 61x46 cm. Venezia, Collezione Peggy Guggenheim. 285

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Dal Neoclassicismo ai giorni nostri