Dossier Arte - volume 3 

7 Le Avanguardie storiche Certamente le teorie di Albert Einstein sulla relatività, benché in maniera indiretta, influenzano la poetica futurista, come pure il pensiero filosofico di Henri Bergson. Nella primavera del 1910 i futuristi si presentano per la prima volta al pubblico. Nell ambito della Mostra d arte libera, tenutasi negli ex padiglioni della fabbrica Ricordi, viene infatti destinata una sala a Boccioni, Carrà e Russolo. La mostra è attaccata ferocemente sulla rivista fiorentina La Voce da Ardengo Soffici, letterato toscano molto vicino agli ambienti avanguardistici parigini e ai cubisti. Per reazione, i futuristi compiono una spedizione punitiva a Firenze, che si risolverà con una riconciliazione con il gruppo degli intellettuali toscani. Se è a partire dal 1911 che si può parlare di una effettiva pittura futurista, l anno cruciale per il movimento è il 1912 quando, grazie all azione di Marinetti, il Futurismo ottiene un tempestivo riscontro internazionale. Nel corso di quell anno, infatti, Marinetti si impegna 48. Ardengo Soffici, Frutta e liquori, 1915, olio su tela, 65x54 cm. Venezia, Collezione Gianni Mattioli, deposito temporaneo, Collezione Peggy Guggenheim. 284 per organizzare una serie di mostre in Europa, che toccano le principali capitali europee, fra cui Parigi, Londra, Berlino e Bruxelles. Di grande importanza è l appuntamento parigino, per il quale Boccioni, Carrà e Russolo raggiungono Severini, residente da qualche anno nella ville lumière. La mostra è inaugurata a febbraio presso la Galleria Bernheim-Jeune e fornisce agli artisti italiani l occasione di un confronto diretto con il Cubismo. Nella presentazione in catalogo, scritta da Boccioni, è chiaro il riferimento alla scomposizione cubista, di cui il Futurismo vuole superare la dimensione statica per mezzo della «simultaneità d ambiente, e quindi dislocazione dei dettagli, liberati dalla logica comune e indipendenti gli uni dagli altri . Nel frattempo il Futurismo si diffonde con grande rapidità anche in Italia. Al gruppo storico si uniscono altri artisti attraverso tutta una serie di mostre ed eventi che si tengono in varie città. A tal proposito si ricorda la prima mostra futurista tenutasi la sera del 26 febbraio 1913 nel ridotto del Teatro Costanzi di Roma alla quale 49. Giorgio Morandi, Natura morta, 1914, olio su tela, 102x40 cm. Parigi, Musée National d Art Moderne, Centre Georges Pompidou.

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Dal Neoclassicismo ai giorni nostri