Dossier Arte - volume 3 

5 Dal Postimpressionismo al Simbolismo 13. Vincent van Gogh, Notte stellata (Cipresso e paese), 1889, olio su tela, 73,7x92,1 cm. New York, Museum of Modern Art (MoMA). 14. Katsushika Hokusai, Iris, 1832 ca., stampa. Londra, Victoria and Albert Museum. „ Notte stellata (Cipresso e paese) Nel giugno dello stesso 1889 Van Gogh ci restituisce una veduta del villaggio che ospita il suo ricovero: Notte stellata (Cipresso e paese) (13) ha una struttura compositiva tradizionale, ma il linguaggio pittorico è completamente rivoluzionario. Il primo piano è tenuto dalla punta di un cipresso, osservato probabilmente dall alto di una finestra; al di là di esso l occhio spazia verso il villaggio e le colline delle Alpilles in lontananza. Le case, alcune con le finestre illuminate, sono organizzate attorno alla piazza dominata da una chiesa dal campanile svettante che fa da contrappunto, in prospettiva, al movimento conico del cipresso. La veduta, inanimata e apparentemente calma, è lo specchio di un malessere interiore, di un inquietudine ribadita nella pennellata trascinata e sofferta che quasi pettina le forme delle colline e l andamento contorto delle nubi nel cielo. L orizzonte è tenuto basso in modo che la notte occupi la maggior parte della tela: un cielo puntato di stelle e rischiarato dall aura di una luna aranciata. In 180 15. Vincent van Gogh, Iris, 1890, olio su tela, 73,7x92,1 cm. New York, The Metropolitan Museum of Art. 16. Vincent van Gogh, La chiesa di Auvers-sur-Oise, 1890, olio su tela, 93x74,5 cm. Parigi, Musée d Orsay. una lettera del 2 giugno 1889 Van Gogh invita il fratello Theo a presentare Notte stellata alla Esposizione degli indipendenti a Parigi per «dare agli altri lo spunto per ottenere effetti notturni migliori . Il superamento del naturalismo La natura morta è per Van Gogh un operazione doppiamente cerebrale: egli supera l intento naturalistico nella resa del soggetto che diviene una visione personale, rielaborata attraverso il colore puro e alcuni imprescindibili rimandi formali distanti dalla stretta osservazione del soggetto. „ Iris Poco dopo il rilascio dall ospedale, nel maggio del 1890, Van Gogh dipinge quattro bouquet tra cui il celebre Iris (15), nel quale il mazzo di fiori vive di una bellezza vivace e brillante nonostante sia sospeso contro uno sfondo completamente appiattito. Nell elaborazione Van Gogh tiene naturalmente conto della sofisticata piattezza dell omonima stampa di Katsushika Hokusai (1760-1849) (14) e, come nella tradizione giapponese,

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Dal Neoclassicismo ai giorni nostri