Dossier Arte - volume 3 

Il Postimpressionismo Vincent van Gogh segna con evidenza i contorni. La prospettiva è inesistente: il senso prospettico è reso solamente attraverso la sfericità della brocca e il sovrapporsi dei petali degli iris. Pur nell assenza di profondità e di ombre, i fiori di Van Gogh mantengono una freschezza palpabile, dovuta unicamente alla brillantezza del colore e alla sua stesura densa e nervosa che, in alcuni punti, lascia dei veri e propri solchi. „ La chiesa di Auvers-sur-Oise Sempre nel maggio del 1890, convinto che il suo malessere fosse dovuto al clima del Sud, Van Gogh lascia SaintRémy e si trasferisce a Auvers-sur-Oise. Appartiene a questo stesso anno La chiesa di Auvers-sur-Oise (16), realizzato tra il maggio e il giugno del 1890, qualche mese prima del suo disperato suicidio. Mantenendo sempre un punto di vista rialzato, Van Gogh pone al centro del dipinto la biforcazione di un sentiero nel quale trova spazio il retro dell antica chiesa. La veduta è animata dalla contadina sulla sinistra, vista di spalle e volutamente sproporzionata. L intera prospettiva appare inferma, la chiesa sembra avere una consistenza liquida e sciogliersi nell andamento delle pennellate cariche di colore. La tavolozza ha perso ogni possibile rimando naturalistico e da una stesura a tratto per il viottolo e la vegetazione passa a una campitura densa, pressoché in eccesso, per lo sfondo. Il profilo, ben definito da un tratto nero marcato di giallo, si staglia contro un cielo di un blu intenso attraversato da nubi plumbee e presaghe di dolore. C è forse anche un ultimo tentativo di salvezza nella scelta di un soggetto sacro, una chiesa gotica del XIII secolo, in un Van Gogh profondamente credente ma giunto ormai al limite della follia. 181

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Dal Neoclassicismo ai giorni nostri