Il Minimalismo si sviluppa negli Stati Uniti a partire dagli anni Sessanta e si oppone al soggettivismo dell’Espressionismo astratto con l’uso di forme geometriche pure e di campiture neutre o primarie. I minimalisti eseguono quadri astratti (Frank
Stella, 1936), composizioni con tubi di luce al neon (Dan Flavin, 1933-1996) o composizioni tridimensionali come Sol LeWitt (1928-2007) e Carl
Andre (nato nel 1935); Donald Judd (1928-1994) ha un ruolo particolare come teorico, artista e designer.
La Conceptual Art (Arte concettuale) nasce negli anni Sessanta e si focalizza sul concetto che sta alla base dell’opera, anziché sull’opera stessa; diversamente dalla Pop Art, è in polemica con il capitalismo; ne fanno parte Joseph Kosuth (1945), Bruce Nauman (1941) e On
Kawara (1933-2014) con le Date-Paintings.
L’architettura giapponese reinterpreta le tendenze occidentali alla luce della tradizione orientale; alcuni architetti lavorano in Europa e negli USA. Kenzo Tange (1913-2005) progetta gli stadi per le Olimpiadi di Tokyo del 1964; Tadao Ando (1941) crea forme minimaliste di grande spiritualità come la Chiesa della Luce a Ibaraki; Toyo Ito (1941) trova nella Mediateca di Sendai un equilibrio tra uomo, natura e tecnologia.
Verso la fine degli anni Sessanta nascono la Site Specific Art (installazioni ambientali) e la Land Art (interventi sul paesaggio); tra gli esempi più grandiosi vi è la
Spiral Jetty di Robert Smithson (1938-1973), mentre
Dennis Oppenheim (1938-2011) si dedica a installazioni temporanee. Il bulgaro
Christo (1935) impacchetta temporaneamente edificisimbolo per sottolineare il valore della loro presenza urbana.
Il tedesco Joseph Beuys (1921-1986) condivide alcuni aspetti dell’Arte concettuale e della Site Specific Art, con un impegno pacifista e ambientalista.
L’Arte povera è una corrente che nasce in Italia nel 1967 sotto l’egida del critico
Germano Celant e mira a rivalutare l’analogia tra arte e vita, utilizzando materiali di facile reperimento; ne fanno parte Michelangelo
Pistoletto (1933), Giuseppe Penone (1947), Mario Merz (1925-2003), Alighiero Boetti (1940-1994), mentre Luciano Fabro (1936-2007) realizza una sintesi personale.
L’architetto Aldo Rossi (1931-1997) interpreta la postmodernità con riferimento all’antico.
Alla fine degli anni Settanta l’arte italiana è dominata da una ripresa della tradizione che dà luogo all’Anacronismo o Arte colta, con i pittori Carlo Maria Mariani (1931), Alberto Abate (1946-2012) e lo scultore polacco Igor Mitoraj (1944-2014).
La Transavanguardia è un gruppo di artisti italiani raccolti nel 1979 intorno ad
Achille Bonito Oliva; Sandro Chia (1946),
Enzo Cucchi (1949) e Mimmo Paladino (1948), che avevano in comune il gusto della citazione e della parodia di modelli di vari periodi.
Il Graffitismo nasce negli anni Settanta a New York come arte popolare e di protesta: tra i primi rappresentanti vi sono Jean-Michel Basquiat (1960-1988) e Keith Haring (1958-1990), che realizza anche il murale Tuttomondo a Pisa.
La Video Art utilizza le tecnologie elettroniche; l’iniziatore è il coreano
Nam June Paik (1932-2006).
Nella Body Art il corpo dell’artista (o di altre persone) diviene soggetto privilegiato delle opere, come negli americani Vito Acconci (nato nel 1940) e Bill Viola (nato nel 1951), che utilizza registrazioni video.
Marina Abramović (1946) precorre la Body Art con le sue performance che coinvolgono anche il pubblico.
Che cos’è
installazione: opera costituita da oggetti o elementi disposti
in uno spazio, tipica di varie tendenze artistiche dagli anni Sessanta in poi. Se non di tratta di un’installazione Site Specific, può essere riproposta in spazi espositivi differenti.
performance: termine inglese (ma di derivazione francese) che indica un’azione compiuta da un artista alla presenza di un
pubblico, senza creare oggetti destinati al mercato. Anche se è possibile individuarne i precedenti nelle esperienze dadaiste, nell’esecuzione di dipinti in pubblico da parte di Georges Mathieu e nell’action
painting di Pollock, la performance si afferma come pratica artistica autonoma a partire dagli anni Sessanta, con artisti come Piero Manzoni, Yves Klein, Joseph Beuys, Vito Hannibal Acconci.
La performance ha duplice vita: quella reale che si consuma nel momento dell’esecuzione e quella virtuale che sopravvive in foto e filmati. Anche questa espressione artistica è perciò connessa allo sviluppo delle tecnologie di registrazione e riproduzione delle immagini.
DOMANDE GUIDA
1. Che cos’è il Minimalismo e quali sono i suoi maggiori esponenti?
2. Che cosa si intende per Arte concettuale?
3. Quali sono i maggiori esponenti dell’architettura giapponese del dopoguerra?
4. Qual è la differenza tra Site Specific Art e Land Art?
5. Quale critico definì l’Arte povera?
6. Qual è l’atteggiamento di Aldo Rossi nei confronti della tradizione architettonica?
7. Quali altre definizioni sono state utilizzate per la corrente dell’Anacronismo e quali sono le sue caratteristiche principali?
8. Che cos’è la Transavanguardia e quali sono i suoi maggiori esponenti?
9. Dove nasce il Graffitismo?
10. Che cosa si intende per Body Art?