FOCUS: Pop remix: la tecnica del collage

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POP REMIX: LA TECNICA DEL COLLAGE

La parola francese collage descrive l’incollaggio di figure di carta a un supporto, finalizzato a creare immagini e decorazioni di varia natura. Si tratta di una tecnica di lunga tradizione, semplice e immediata, spesso praticata anche dai bambini in maniera giocosa per dar vita a rappresentazioni estemporanee e coloratissime.
Nel Novecento il collage è stato utilizzato e rielaborato da alcuni artisti per comporre opere astratte o figurative, ottenute accostando pezzi eterogenei per forma e materiale, come ritagli di giornali, fotografie e disegni, scampoli di tessuto, frammenti di legno e altri elementi caratterizzati anche da una spiccata tridimensionalità. La Pop Art ha manifestato una particolare predilezione per tale processo creativo a cominciare dai suoi precursori inglesi Eduardo Paolozzi (Leith 1924-Londra 2005) e Richard Hamilton (Londra 1922-2011). Paolozzi colleziona sin dall’adolescenza ritagli di riviste americane con i quali, nell’immediato dopoguerra, inizia a realizzare collage. L’opera Dr. Pepper è uno dei lavori più precoci, dove Paolozzi mescola frammenti di inserzioni pubblicitarie in composizioni fortemente debitrici nei confronti del Cubismo sintetico di Braque e Picasso. L’opera accosta personaggi belli e sorridenti a immagini di cibi, veicoli ed elettrodomestici; tutti gli elementi sono sospesi in un montaggio surreale come pure icone di una società d’oltreoceano ricca e felice, che esercita la sua seduzione sulla vecchia Europa devastata dal secondo conflitto mondiale. Anche Hamilton, nel suo Just what is it that makes today’s homes so different, so appealing?, rappresenta i corpi attraenti e i prodotti commerciali della modernità, ma questa volta il collage dispone i ritagli in maniera organizzata, a riprodurre la vista interna del soggiorno di una casa.
Tom Wesselmann (Cincinnati 1931-New York 2004), infine, in Still life #30, oltre ai consueti ritagli di giornale inserisce alcuni elementi reali, come la porta di un frigorifero, tre bottiglie di gazzosa 7 Up e una pianta artificiale di plastica. È chiaro che il collage è sempre più uno strumento diretto e potente, del tutto congeniale alla cultura pop per tramutare la quotidianità in opera d’arte.

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri