Espressività oltre l’astrazione
All’indomani della Seconda guerra mondiale molti artisti danno voce ai drammi esistenziali del loro tempo attraverso un nuovo linguaggio, soggettivo e istintuale, che nei decenni seguenti porta a esiti del tutto originali. Esso viene denominato Informale in Europa ed Espressionismo astratto negli Stati Uniti d’America. Tale ricerca prende le distanze sia dalla rappresentazione figurativa, sia dall’astrazione geometrica, e si sviluppa secondo tre declinazioni fondamentali: la prima si concentra sull’aspetto gestuale del fare artistico; la seconda lavora sul significato del segno; la terza è focalizzata sulla materia e sulle sue molteplici caratteristiche tattili e cromatiche. Se il realismo, con la sua ponderazione, è superato, e anche la razionale arte astratta è ritenuta insufficiente a causa dei suoi limitati colori primari e della sua schematica bidimensionalità, l’unica alternativa espressiva è puramente estemporanea e irrazionale e si manifesta con pennellate, macchie e spesse stratificazioni di materiali pittorici, o con accumuli, tagli ed erosioni di materiali plastici.