Salvador Dalí
Salvador Dalí (Figueres 1904-1989) fornisce un’originale interpretazione dei temi surrealisti, nonostante
la sua posizione nell’ambito del gruppo rimanga piuttosto singolare e la sua mancanza di impegno
politico lo porti addirittura a una rottura con Breton.
La sua poetica si discosta notevolmente da quella del conterraneo Miró: Dalí elabora infatti una
pittura
figurativa di estrema precisione accademica e
di virtuosismo tecnico.
La formazione di Dalí si compie all’Accademia delle Belle Arti di Madrid, dove conosce il poeta
Federico García Lorca e il regista Luis Buñuel, e frequenta il Museo del Prado. Nel 1926 si reca
per la prima volta a Parigi e fa visita a Picasso. Nelle opere di questi anni sono già presenti molti
dei motivi che saranno sviluppati successivamente, quando entrerà in contatto con i surrealisti:
sin dagli anni dell’Accademia Dalí è attratto infatti dalle teorie psicanalitiche freudiane che lo
portano a volgere la propria attenzione al sogno e alle ossessioni sessuali. L’artista lavora anche
in ambito cinematografico: nel 1928 scrive con Luis Buñuel la sceneggiatura del film Un chien andalou,
capolavoro del cinema surrealista e della storia del cinema tout court.