il Punto su... Il Dadaismo

IL DADAISMO

• Il Dadaismo emerge nell’arte europea e americana a partire dal 1915 e porta a una desacralizzazione dell’opera d’arte, in uno spirito di rivolta antiborghese.
  Per convenzione, si fissa la nascita del Dadaismo nel 1916 a Zurigo, con l’apertura del Cabaret Voltaire da parte di Hugo Ball; a Zurigo sono presenti vari artisti e il poeta rumeno Tristan Tzara (1896-1963).
• Tra gli artisti attivi a Zurigo, Hans Arp (1886-1966) realizza assemblaggi e collage nei quali l’irrazionale e il caso prevalgono sulla razionalità.
• A New York è attivo Marcel Duchamp (1887-1968), che introduce il ready-made: Ruota di bicicletta, Fountain (orinatoio), L.H.O.O.Q. (Gioconda con i baffi); l’artista lavora per anni a La Mariée mise à nu par ses célibataires, même (Le Grand Verre), che dichiara “definitivamente incompiuta” nel 1923.
• Lo statunitense Man Ray (1890-1976), molto legato a Duchamp, esplora vari linguaggi e compie esperimenti nel campo della fotografia.
• A Parigi il Dadaismo è molto legato al mondo letterario e prelude all’esperienza surrealista anche mediante il gioco linguistico; Francis Picabia (1879-1953) realizza opere giocosamente dissacratorie come L’Oeil cacodylate.
• Nella difficile situazione della Germania del dopoguerra il Dadaismo assume un carattere di denuncia politica e sociale; Kurt Schwitters (1887-1948), attivo ad Hannover, esplora la relazione tra arte e vita con i suoi assemblaggi: Merzbild Rossfett (bidimensionale) e Merzbau (accumulo tridimensionale, distrutto).

Che cos’è

• ready-made: letteralmente, “già fatto” o “pronto all’uso”. Oggetto di uso comune che diviene un’opera d’arte per il solo fatto di essere stato scelto da un artista con un atto mentale. Questo termine fu usato per la prima volta da Duchamp per la Ruota di bicicletta (1913).
  
• rayogramma: tecnica messa a punto da Man Ray, che indica una fotografia ottenuta per interposizione dell’oggetto fra la carta sensibile e la fonte luminosa.

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