Amedeo Modigliani, Grande nudo disteso, particolare,1919 ca., olio su tela. New York, Museum of Modern Art (MoMA).
L'EPOCA E LE IDEE
L’Europa e gli Usa dopo la Prima guerra mondiale
La Prima guerra mondiale disegna una nuova geografia politica dell’Europa. Sotto le macerie del conflitto crollano ben quattro imperi: quelli tedesco, austro-ungarico, ottomano e russo, abbattuto dalla Rivoluzione d’Ottobre. I grandi organismi statali multietnici, causa di molte delle tensioni prebelliche, lasciano spazio all’affermazione degli Stati nazionali.
Alla Germania, individuata come principale responsabile del conflitto, sono imposte sanzioni economiche durissime. La disoccupazione e l’inflazione che ne derivano causano un diffuso malcontento nella popolazione e l’acuirsi della lotta politica: la Repubblica di Weimar (come è chiamata la democrazia tedesca dal nome della città in cui, nel 1919, viene firmata la nuova costituzione) è la prima vittima di questa situazione, e le istituzioni democratiche, colpite da un crescente discredito, non riescono a frenare l’ascesa al potere del movimento nazionalsocialista di Adolf Hitler.
Alle difficoltà causate dalla guerra, nel frattempo, si sommano quelle dovute alla crisi economica scoppiata negli Stati Uniti nel 1929 con il crollo della Borsa di New York. La crisi interrompe bruscamente l’ascesa economica americana e pesa sull’economia mondiale per tutti gli anni Trenta, fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale.