Picasso dopo il Cubismo
La tragedia bellica scuote gli animi e l’ottimismo che aveva caratterizzato il clima artistico dell’avanguardia subisce una battuta d’arresto. Gli artisti sentono l’esigenza di ritrovare un nuovo ordine formale; tornano a guardare l’arte del passato e a confrontarsi con il mestiere e la tradizione.
Questi dubbi coinvolgono anche Picasso, il quale comincia ad avere qualche perplessità sulla ricerca cubista. Torna così a meditare sul disegno di Ingres e nel 1916, tramite l’amicizia con lo scrittore e regista Jean Cocteau, inizia la sua collaborazione con il teatro. Nel 1917, infatti, è con l’amico a Roma per incontrare Sergej Pavlovič Djagilev, il fondatore dei Balletti Russi, e lavora alle scenografie e ai costumi di Parade, opera scritta da Cocteau e musicata da Erik Satie. Durante il viaggio in Italia, visita Pompei e scopre la pittura di Raffaello e Michelangelo.