il Punto su... I Nabis, il Neoimpressionismo e il Divisionismo

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I NABIS, IL NEOIMPRESSIONISMO E IL DIVISIONISMO

  • I Nabis sono un gruppo di pittori francesi riuniti attorno a Paul Sérusier (1864-1927): Maurice Denis (1870-1943), Pierre Bonnard (1867-1947) ed Edouard-Vuillard (1868-1940).
    Il loro linguaggio pittorico si fonda sul contrasto cromatico di ampie campiture stese in una composizione completamente libera dal disegno: opera emblematica è il Talismano di Sérusier (1888).
    Denis, teorico del gruppo, traduce la propria fede religiosa e i propri affetti familiari nella Visitazione (1894).
    Nelle opere di Bonnard (La camicia a quadri, 1892) e Vuillard (Il sonno, 1892) si giunge a un’assenza di volumi che ricorda le stampe giapponesi.
  • Il Neoimpressionismo (detto anche Pointillisme) è una corrente nata all’ultima Mostra degli impressionisti (1886) e caratterizzata da un peculiare rigore tecnico e scientifico.
    I pittori neoimpressionisti si fondano sul disegno sottostante e sulla costruzione prospettica, accostando i colori in piccoli tocchi distinti che vengono ricomposti sulla rètina utilizzando il contrasto simultaneo (effetto visivo dato dall’accostamento di due colori complementari, in modo da esaltarne la luminosità).
  • Il capofila del Neoimpressionismo è Georges Seurat (1859-1891). Le sue opere, come il Bagno ad Asnières (1884) e Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte (1884-1886) sono il risultato di lunghi anni di preparazione.
    Ne Il circo (1891) il pittore studia il movimento e indaga sull’influenza di forma e colore sulla psiche umana.
  • Il pittore più vicino a Seurat è Paul Signac (1863-1935), che compie ricerche sul contrasto simultaneo ( Donna con ombrello, 1893).
  • Il Divisionismo italiano si fonda su presupposti analoghi al Neoimpressionismo francese, utilizzando però tratti sottili e non pennellate puntiformi.
  • Giovanni Segantini (1858-1899) controlla in modo sapiente i contrasti di luce e affronta temi di fantasia o di apparente realismo che toccano le corde dell’emotività umana (Ave Maria a trasbordo, Le due madri).
  • Angelo Morbelli (1853-1919) applica il Divisionismo a temi sociali (In risaia, Il Natale dei rimasti).
  • Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907) è autore del celebre Quarto Stato, che inneggia alle conquiste dei lavoratori unendo la tecnica divisionista a precisi riferimenti all’arte classica e rinascimentale.
  • Emilio Longoni (1859-1932), come Segantini, subisce il fascino della montagna, che ritrae in suggestivi paesaggi (Ghiacciaio).

A confronto

Nonostante l’analogia del tema affrontato, emergono con chiarezza le differenze tra Impressionismo e Neoimpressionismo.


IMPRESSIONISMO E NEOIMPRESSIONISMO
  • Eseguito en plein air

  • Piccole dimensioni

  • Percezione soggettiva delle immagini

  • Pennellate piatte

  • Composizione dinamica

  • Il pittore mira alla sintesi degli elementi osservati

  • I personaggi sono definiti da piccole macchie di colore

  • Dipinto in atelier, preceduto da lunghi studi

  • Grandi dimensioni

  • Costruzione geometrica rigorosa

  • Pennellate puntiformi accostate tra loro

  • Composizione statica

  • Il pittore descrive ogni elemento in modo analitico

  • Le ombre scandiscono la posizione delle figure nello spazio

 Claude Monet, La Grenouillère, 1869

 Georges Seurat, Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte, 1884-1886

  DOMANDE GUIDA
1. Quali sono le basi tecniche del Neoimpressionismo?
2. Quali sono le principali differenze tra Neoimpressionismo e Impressionismo?
3. Chi sono i principali rappresentanti del Neoimpressionismo?
4. Quali sono le differenze tecniche e di contenuto tra il Neoimpressionismo francese e il Divisionismo italiano?
5. Chi sono i principali esponenti del Divisionismo italiano?
6. Come sono affrontati i temi sociali e politici nel Divisionismo italiano?
7. Qual è il ruolo della natura, e in particolare della montagna, nella pittura del Divisionismo italiano?

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri