Place des Pyramides
La sua pittura immediata cattura la quotidianità parigina, tanto da essere invitato a partecipare alla Prima Mostra impressionista. Due anni più tardi, al Salon del 1876, De Nittis si guadagna il premio riservato agli artisti stranieri con Place des Pyramides (38), una veduta dell’omonima piazza di Parigi che ha la freschezza dell’istantanea. De Nittis blocca un momento di passaggio senza, apparentemente, curarsi dei soggetti: la scena è dominata dall’impalcatura che ingabbia il padiglione Marsan delle Tuileries, trasformandolo in una sorta di cattedrale che incombe sulla scena. La base della struttura, interamente ricoperta di affiche pubblicitarie, è un rimando alla vita metropolitana, animata da un via vai di persone di differente estrazione sociale: l’elegante signora borghese con la figlioletta cammina veloce tra l’anziana col carretto di frutta e le donne che portano mercanzie. Le figure sono tratteggiate attraverso sottili
strisce di nero che risaltano su una tela quasi esclusivamente limitata agli ocra e ai grigi. Capace di una pittura atmosferica, anch’essa appresa a Firenze, De Nittis sfrutta il controluce di un cielo plumbeo – ma al contempo carico di luce – per definire la silhouette della Giovanna d’Arco, il monumento che Emmanuel Frémiet (1824-1910) svela nel 1874 e che oggi è collocato in una posizione appena più arretrata.
Place des Pyramides ha fin da subito un tale successo che lo stesso De Nittis lamenta la quantità di falsi che circolavano.