DOSSIER: Tomba di Enrico II
dossier l'opera
Francesco Primaticcio e Germain Pilon
TOMBA DI ENRICO II
- 1563-1570
- bronzo e marmo
- Parigi, Basilica cattedrale di Saint-Denis
Il tempo e il luogo
Caterina de’ Medici commissiona la tomba per il defunto marito Enrico II a Primaticcio. Fra il 1563 e il 1564 l’artista inizia a studiare le prime soluzioni compositive del sepolcro e l’assetto del grande edificio circolare, annesso all’antica Abbazia di Saint-Denis, destinato ad accoglierlo. Nonostante la struttura venga completata dopo la morte di Primaticcio e la vicenda costruttiva sia molto complessa, il progetto ha un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’architettura funeraria del tardo Rinascimento. Il destino della rotonda dei Valois è stato drammatico: è stata sottoposta alle prime distruzioni già nel 1621, ma la sua configurazione è nota attraverso testimonianze iconografiche e disegni che restituiscono l’immagine di un capolavoro dell’architettura tardorinascimentale.La descrizione e lo stile
La magniloquente struttura si sviluppava su un diametro di 29,60 metri, con un piano terreno di ordine dorico alto 7,15 metri,
che proseguiva in un ulteriore piano ionico della stessa altezza, ma con un diametro leggermente
più piccolo. L’altezza del cilindro era uguale al raggio della circonferenza di base, come nel Pantheon,
e l’interno presentava una sequenza di archi di trionfo. Il monumento funebre che era posto sotto la vasta cupola è giunto fino a noi: è costituito da un’articolata architettura
marmorea, arricchita da quattro sculture bronzee, allegorie delle Virtù cardinali laiche.
Dossier Arte - volume 2
Dal Quattrocento al Rococò