Andrea del Sarto (Firenze 1486-1530) partecipa pienamente di questo clima di cui fa propri indirizzi e temi stilistici nell’ambito di una sintesi originale e innovativa.
La sua formazione e la sua attività hanno come sfondo Firenze, con tutta la complessità politica e culturale a cui si è accennato a proposito di Fra’ Bartolomeo. Per lo sviluppo della sua personalità artistica è stato molto importante il rapporto con Iacopo Sansovino, con il quale si creano profonde connessioni sul piano stilistico e formale, che danno luogo a reciproche suggestioni.
Le innovazioni che caratterizzano le sue opere del secondo decennio del secolo sono state spiegate con un presunto viaggio a Roma, posto fra il 1511 e il 1512. Se il suo linguaggio si forma sullo studio e sulla conoscenza delle opere di Leonardo, Raffaello e Michelangelo, al suo primo maestro - il pittore fiorentino Piero di Cosimo - si può ricondurre quella componente di irrequietezza e di attenta ricerca per l’individualità delle sensazioni e delle emozioni che permettono ad Andrea del Sarto di raggiungere esiti espressivi del tutto originali.