il Punto su... Lorenzo Lotto e Correggio

   2.  IL CINQUECENTO >> L'avvio del secolo tra Venezia e Firenze

Adorazione dei pastori 

Così come altri capolavori di Correggio, anche l’Adorazione dei pastori  (95) mostra caratteri di innovazione rispetto a un soggetto per tradizione statico: inusualmente i personaggi sono disposti su di un’estesa diagonale e sono animati da una notevole tensione dinamica ed espressiva, mentre il tema della luce, articolato al massimo grado, abbandona ogni intento veristico per rivelare unicamente l’intensità e la bellezza dell’evento inaspettato.
La scena si svolge negli ultimi momenti di oscurità della notte, mentre l’aurora si apre all’orizzonte. Un potente flusso luminoso emana miracolosamente dal corpo del Bambino e, investendo gli astanti, enfatizza con la sua vibrazione chiaroscurale i movimenti causati dalle loro reazioni.
La luce è più che mai strumento di narrazione, attivo e pervasivo: si irradia lungo il cuscino di spighe dove giace Gesù; lumeggia i capelli di Maria; accende i volti e le mani dei personaggi più vicini alla mangiatoia, fino a lambire la figura del grande pastore anziano in primo piano che, flettendo le gambe, si regge al lungo bastone .
Come nel caso della seconda Maria del Compianto sul Cristo morto (► p. 245), Correggio inserisce un elemento di mediazione tra dipinto e realtà, una sorta di tramite per stabilire un rapporto, non solo psicologico ma quasi fisico, con lo spettatore: questa volta si tratta di un gruppo di angeli che sovrastano la scena e che, nelle posizioni oblique e nei movimenti di torsione, sembrano estendere la loro presenza fino a invadere lo spazio di chi osserva l’opera.
Nel quadro sono presenti tutti gli artifici impiegati dall’autore per tramutare la rappresentazione sacra in un dispositivo di comunicazione fondamentale, precorrendo ancora una volta un aspetto primario degli sviluppi artistici futuri. Tali accorgimenti sono rappresentati dagli imponenti gruppi di figure dislocati in composizioni asimmetriche e diagonali, dal ruolo di primo piano affidato alla luce e dalla prevalenza di visioni drammaticamente scorciate.

Gli Amori di Giove 

Nella stagione della sua maturità artistica, pur continuando a realizzare opere per il mercato della devozione religiosa, Correggio si dedica a dipinti a soggetto mitologico tra i quali spicca il ciclo degli Amori di Giove, commissionato da Federico Gonzaga. La serie, contrassegnata da colti riferimenti classici, è composta da quattro tele che raffigurano il dio accanto a Ganimede, Leda, Io e Danae.
Allontanandosi dal sacro per affrontare in questo caso temi spiccatamente erotici, l’artista adotta uno stile equilibrato e permeato di grazia, estremamente attento alla lezione dell’Antico. Ciò è ben evidenziato dalla tela con Danae (96) in cui la scena, ripresa frontalmente, si svolge in un’ambientazione intima ed essenziale. La protagonista in piena luce si offre sorridente a Giove che cade dall’alto sotto forma di pioggia dorata, mentre Cupido svela le nudità della giovinetta affinché il re degli dèi si possa unire a lei. Il dipinto è intriso di una sensuale eleganza e Correggio ribadisce la sua abilità nell’usare la luce e i colori nel morbido incarnato della fanciulla e nei fasci di pieghe delle lenzuola.

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LORENZO LOTTO E CORREGGIO

  • Lorenzo Lotto (1480 ca.-1556/1557) è un pittore veneziano attivo prevalentemente fuori dalla propria città. 
  • La sua pittura si caratterizza per la vicinanza al dato naturale, per la  spiccata vena narrativa, per una scarsa attenzione all'Antico e per l' interesse per la pittura nordica
  • Alcune opere, come l'Annunciazione di Recanati, dimostrano una notevole originalità nelle soluzioni iconografiche.  
  • Nei ritratti di Lotto si rivela una grande attenzione alla condizione sociale e all'indole dei personaggi effigiati. 
  • Correggio (Antonio Allegri, 1489-1534) è influenzato nelle opere giovanili da Perugino, Mantegna e Leonardo; rielabora in modo originale le suggestioni del colorismo veneto e del Rinascimento tosco-romano. 
  • Nella cupola della Chiesa di San Giovanni a Parma, raffigurante la Visione di san Giovanni evangelista (1520-1521) realizza uno sfondato di grande effetto e maestria. 
  • La cupola del Duomo di Parma è decorata con l'Assunzione della Vergine (1526-1528), in un vortice di nuvole e di figure che prescinde deliberatamente dal contesto architettonico. 
  • Le opere a soggetto religioso (Compianto sul Cristo morto, Adorazione dei pastori) si distinguono per le composizioni mosse e la tensione dinamica ed espressiva
  • Nella serie degli Amori di Giove prevalgono grazia e sensuale perfezione

  DOMANDE GUIDA
1. In quali centri italiani è attivo Lorenzo Lotto?
2. In che cosa la sua arte si distingue da quella degli altri pittori veneziani del tempo?
3. Quali sono le innovazioni iconografiche dell'Annunciazione di Recanati?
4. Quali artisti influenzano la fase giovanile e quella più matura di Correggio?
5. Quale effetto viene realizzato da Correggio nelle sue cupole e con quali mezzi?
6. Quali effetti sono raggiunti da Correggio nelle proprie opere a soggetto religioso?

Dossier Arte - volume 2
Dossier Arte - volume 2
Dal Quattrocento al Rococò