DOSSIER: Assunzione della Vergine

dossier l'opera

Correggio

ASSUNZIONE DELLA VERGINE

1526-1528
affresco
Parma, Duomo di Santa Maria Assunta

Il vortice paradisiaco restituito da Correggio è completamente avulso dal contesto architettonico reale e, con la sua prorompente forza illusionistica, tende anzi a cancellarne la morfologia. La balaustra dipinta, che occupa lo spazio del tamburo e che potrebbe rafforzare la percezione della geometria perimetrale della cupola, è in realtà gremita di personaggi dipinti che discendono verso l'interno andando quasi a cancellare gli snodi angolari. Perfino le nicchie a valva di conchiglia, che ospitano le figure dei patroni della città nei quattro pennacchi, sono invase dalle nubi e dagli angeli e partecipano al moto di risalita che anima l'intera composizione.

Il tempo e il luogo

Grazie alle numerose opere di carattere sacro richieste e apprezzate da importanti committenti, la fama di Correggio si consolida rapidamente fino a valergli l’incarico per l’affresco della cupola del Duomo di Parma. Il tema della grandiosa raffigurazione è l’Assunzione della Vergine. Il pittore completa il lavoro tra il 1526 e il 1528, dando prova nuovamente di un grande estro ideativo; questa volta, tuttavia, l’opera suscita reazioni negative, eccedendo evidentemente nell’innovazione rispetto alle consuetudini legate al soggetto e al contesto in cui viene realizzata.

La descrizione e lo stile

Il tema della corona di nuvole, già utilizzato da Correggio nella Visione di san Giovanni evangelista, viene riproposto nella cupola del duomo in versione aumentata: precisamente Correggio rappresenta uno spazio prospettico di altezza straordinaria, sovrapponendo una serie di anelli concentrici costituiti da nubi vaporose e popolati di corpi sospesi nel vuoto. Nel groviglio di figure sono presenti personaggi biblici, santi, beati e cherubini che si stanno muovendo verso l’alto in un volo turbinoso. Anche Maria, sospinta dagli angeli, inizia il suo percorso ascensionale; in cima l’attende il Cristo che appare ancora una volta in un’abbacinante luce dorata.
In questa campagna di pittura murale l’artista perfeziona tutti gli accorgimenti che guidano l’osservatore ad apprezzare nel cielo immaginario un’incredibile profondità: procedendo verso la lontananza, egli modula infatti con grande maestria la riduzione di scala delle figure e la sfocatura dei soggetti.

Dossier Arte - volume 2

Dal Quattrocento al Rococò