il Punto su... Il secondo Rinascimento a Firenze

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IL SECONDO RINASCIMENTO A FIRENZE

  • Sandro Botticelli (1445-1510) è uno degli artisti rinascimentali più amati, ma fu dimenticato fino al XIX secolo. Si forma nelle botteghe di Filippo Lippi e di Andrea del Verrocchio.
  • Nella prima fase della sua carriera il disegno incisivo e strutturale e la grazia un po' malinconica delle figure si accompagnano al disinteresse per la costruzione prospettica delle scene.
  • Molti dipinti della prima fase sono eseguiti per membri della famiglia dei Medici. Tra queste opere, Pallade e il centauro (1482 ca.), la Primavera (1482-1483 ca.) e la Nascita di Venere (1484-1485) rappresentano soggetti il cui significato, legato alla filosofia neoplatonica, non è oggi del tutto comprensibile. 
  • Le opere posteriori al 1498 sono segnate dalla predicazione di Girolamo Savonarola, arso sul rogo in quell'anno, e affrontano temi apocalittici in toni arcaicizzanti.
  • Negli ultimi decenni del Quattrocento il panorama artistico di Firenze è dominato da alcune importanti botteghe. 
  • Antonio (1431 ca.-1498) e Piero del Pollaiolo (1441-1496) sono pittori, orafi e scultori; tra le opere più importanti il Monumento funebre di Sisto IV
  • Andrea del Verrocchio (1435-1488) è attivo in vari campi; molti artisti, tra cui Leonardo da Vinci, passano per la sua bottega. Le sue sculture in bronzo, tra cui l'Incredulità di san Tommaso e il David, dimostrano una grande abilità nella composizione e nel trattamento della superficie. 
  • Filippino Lippi (1457-1504), figlio di Filippo e allievo di Botticelli, raggiunge la libera interpretazione dei modelli dell'antichità e l'eleganza del disegno in opere come L'apparizione della Vergine a san Bernardo (1482-1486). 
  • Domenico Ghirlandaio (1449-1494) si ispira alla pittura fiamminga per realizzare composizioni di grande effetto, che documentano la realtà fiorentina escludendo gli aspetti più drammatici. 

A confronto

La Sacra Conversazione (Madonna e santi) ambientata in una chiesa è un tema molto comune nella pittura del Quattrocento italiano.


Filippo Lippi, Pala del Noviziato1445 ca.

Domenico Veneziano, Pala di Santa Lucia dei Màgnoli, 1445-1447

Piero della Francesca, Pala di Brera, 1472-1474

Antonello da Messina, Pala di San Cassiano, 1475 (ricostruzione)

Ercole de' Roberti, Pala Portuense1479-1481

Filippino Lippi, Pala degli Otto di Pratica, 1486

Sandro Botticelli, Pala di San Barnaba, 1487

Giovanni Bellini, Pala di San Zaccaria, 1506

  DOMANDE GUIDA
1. Come può essere divisa la carriera artistica di Sandro Botticelli?
2. Qual è l'atteggiamento di Botticelli riguardo alla rappresentazione della terza dimensione?
3. Chi erano i fratelli Pollaiolo e quali attività praticavano?
4. Quali sculture del Monumento funebre di Sisto IV sono legate alla cultura neoplatonica fiorentina?
5. Quali sono le differenze più evidenti tra il David di Verrocchio e quello di Donatello?
6. Quali sono i pittori che frequentano la bottega del Verrocchio?
7. Quali aspetti della pittura di Filippino Lippi mettono in evidenza la crisi dei valori del primo Rinascimento?
8. Quale pittore fiorentino del secondo Rinascimento è particolarmente legato agli esempi fiamminghi?

Dossier Arte - volume 2
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Dal Quattrocento al Rococò