I primi dipinti realizzati con questa tecnica compaiono nella Penisola italiana in città che hanno vivaci scambi con la produzione delle Fiandre: Urbino, Ferrara, Napoli e, in seguito, Venezia. Antonello da Messina è il primo pittore italiano a dipingere interamente a olio: nella sua città natale e poi a Napoli entra sicuramente in contatto diretto con artisti catalani e fiamminghi, tra cui Petrus Christus e lo stesso Van Eyck.
FOCUS: La pittura a olio
FOCUS
LA PITTURA A OLIO
I primi dipinti realizzati con questa tecnica compaiono nella Penisola italiana in città che hanno vivaci scambi con la produzione delle Fiandre: Urbino, Ferrara, Napoli e, in seguito, Venezia. Antonello da Messina è il primo pittore italiano a dipingere interamente a olio: nella sua città natale e poi a Napoli entra sicuramente in contatto diretto con artisti catalani e fiamminghi, tra cui Petrus Christus e lo stesso Van Eyck.
La versatilità dell'olio
Nel Ritratto dei coniugi Arnolfini, capolavoro di Jan van Eyck commissionato dal facoltoso commerciante Giovanni Arnolfini, lucchese residente a Bruges, i due sposi, riccamente vestiti, sono ritratti all'interno della loro stanza da letto, raffigurata con estrema precisione e popolata da una grande varietà di oggetti, tutti rappresentati con l'attenzione estrema al dettaglio e la cura miniaturistica tipiche fiamminghe. Sono però la luce e i riflessi a svelare la straordinaria versatilità dell'olio: al centro della parete di fondo sta infatti uno specchio convesso, dove il pittore dipinge la coppia di spalle e il rovescio della stanza, con una porta aperta con due personaggi in piedi. Gli strati di colore traslucidi e trasparenti rendono le figure e soprattutto gli oggetti brillanti e lucidi, permettendo la definizione della diversa consistenza delle superfici fin nei minimi particolari: dal panno alla pelliccia, dal legno al metallo, ciascun materiale mostra una differente reazione alla luce.Le potenzialità dell'olio apparvero ai pittori italiani adatte non solo a indagare la realtà fin nei suoi più minuscoli dettagli, ma anche a raffigurare l'intensità di uno sguardo e la concentrazione psicologica di un volto, come nel Ritratto di ignoto, tradizionalmente identificato come un marinaio, di Antonello da Messina: il brillante e denso sfondo fa risaltare i tratti del volto, realizzato dosando le luci e le ombre con velature sovrapposte: l'uso dei colori a olio permette una precisa definizione della luce, impossibile a tempera, e morbidissimi passaggi tonali, che riescono a restituire la diversa consistenza dei materiali, il tessuto dell'abito, la rigida berretta, la pelle su cui cresce una corta barba.
Dossier Arte - volume 2
Dal Quattrocento al Rococò