FOCUS: L’incisione

   FOCUS 

L'INCISIONE

L'incisione, realizzata con diverse tecniche, consiste nel trasporre su carta, tramite inchiostro, un disegno realizzato incidendo una tavola di metallo (e in questo caso prende i diversi nomi di bulino, puntasecca, acquaforte, acquatinta) o creando una sorta di timbro (detto matrice) a rilievo. La seconda tecnica, detta xilografia, è conosciuta in Estremo Oriente fin dall'antichità, ma arriva in Europa solo con il XIV secolo, quando inizia a essere utilizzata prima per la produzione di carte da gioco, poi per immagini di ogni tipo e anche libri: da queste modalità, lunghe e laboriose, il tedesco Johann Gutenberg (Magonza 1394/1399-1468) ricava, intorno alla metà del Quattrocento, l'idea di eseguire una stampa a caratteri mobili. Se l'invenzione della stampa è destinata a rivoluzionare il mercato librario, lo stesso può dirsi del perfezionamento della tecnica dell'incisione, di cui, per primi, alcuni artisti del secondo Quattrocento intuirono le infinite possibilità. Infatti, mentre il disegno è per il pittore un momento preparatorio di studio, che poteva certo servire anche per la propagazione di modelli figurativi e iconografici, è con l'incisione che le invenzioni dei pittori possono essere diffuse in molteplici esemplari con grande facilità.
Mantegna è uno dei primi artisti italiani a rendersi conto di queste potenzialità: comprende infatti che le incisioni possono servire come una sorta di "biglietto da visita", allo scopo di raggiungere nuovi committenti.
La Zuffa di dèi marini è realizzata a bulino e puntasecca, ossia con due strumenti che scavano il disegno nella lastra metallica dove poi è colato l'inchiostro: si tratta probabilmente di un'invenzione che il pittore ha realizzato ad affresco per una delle residenze Gonzaga oggi distrutte, in cui, in una sorta di palude, divinità marine si azzuffano in sella a creature mostruose. Fogli come questo servirono alla diffusione del repertorio antichizzante e archeologico e come modello per decorazioni mitologiche.
La Madonna con il Bambino, realizzata con la stessa tecnica, dimostra, con la bellezza delle sue sfumature e il vivace rilievo del panneggio, che questi fogli, oltre che modello fondamentale per altri artisti, raggiunsero spesso lo status di capolavori autonomi, rifiniti come opere compiute.

Dossier Arte - volume 2
Dossier Arte - volume 2
Dal Quattrocento al Rococò