Dossier Arte - volume 1 

14 Il Gotico 88. Pietro Lorenzetti, Madonna col Bambino, 1315 ca., tempera su tavola, 68x46 cm. Pienza (Siena), Museo Diocesano. 89. Pietro Lorenzetti, Cattura di Cristo, dalle Storie della Passione, 1315-1319 ca., affresco. Assisi, Basilica di San Francesco, chiesa inferiore. 90. Pietro Lorenzetti, Natività della Vergine, 1335-1342, tempera su tavola, 188x183 cm. Siena, Museo dell Opera del Duomo. Pietro Lorenzetti Pietro Lorenzetti (Siena 1280 ca.-1348?) fu probabilmente allievo di Duccio e lavorò, oltre che a Siena, in varie località umbre e toscane, tra cui Firenze. „ Madonna col Bambino Conservata al Museo Diocesano di Pienza, la Madonna col Bambino (88) costituiva in origine lo scomparto centrale di un trittico. Essa ricorda analoghe tavole di Duccio, ma presenta la grande novità del colloquio di sguardi tra Madre e Figlio, un motivo che deriva dalla scultura di Giovanni Pisano, attivo a più riprese nel cantiere del Duomo di Siena. „ Storie della Passione ad Assisi In tutte le opere di Pietro è presente un forte accento drammatico ed espressivo. Il ciclo delle Storie della Passione della Basilica inferiore di Assisi permette di coglierne le varie sfaccettature. La Cattura di Cristo (89) è una scena affollata e movimentata, in cui volti e atteggiamenti rivelano la gravità dell evento. La struttura dei corpi messa in evidenza dai panneggi e la profondità spaziale suggerita da pochi elementi architettonici si spiegano con la conoscenza della pittura di Giotto, e in particolare degli affreschi di Assisi (sia della basilica superiore sia di quella inferiore). Ma, per quanto riguarda la raffigurazione del paesaggio e l osservazione dell ambiente, Pietro (e come lui i principali pittori senesi) va oltre i risultati del maestro fiorentino. In questo caso, lo sfondo è dipinto con il tradizionale azzurro ultramarino che nella pittura murale medievale era equivalente al fondo oro delle tavole e dei mosaici; tuttavia nel cielo notturno appaiono stelle a distanza irregolare, che riprendono l effettiva disposizione delle costellazioni, mentre dietro un costone roccioso si intravede la luna piena (in accordo con il testo evangelico). La varietà di piante raffigurate, spoglie, fiorite o sempreverdi, richiama con efficacia la stagione primaverile in cui si svolge l evento. „ Natività della Vergine Mentre le opere fin qui descritte appartengono alla fase giovanile del maestro, la Natività della Vergine (90), dipinta per il Duomo di Siena fra il 1335 e il 1342, risale alla sua piena maturità. La tavola, che comprendeva in origine una predella con le Storie di san Savino (uno dei patroni di Siena), ha la forma di un 440 trittico, ma presenta una scena narrativa unitaria. L integrazione fra la cornice e l architettura raffigurata produce effetti inconsueti per il Trecento. La scena è ambientata in una casa della borghesia senese, completa di tutti gli arredi e gli accessori; dalla finestra aperta nel settore sinistro si vede un cortile simile a quello del Palazzo Pubblico. Ma, nonostante l accurata rappresentazione dello spazio, il pittore non rinuncia al tradizionale sfondo dorato, che appare oltre le finestre a losanga della camera e la bifora di sinistra. Il grande talento narrativo e la capacità di introspezione psicologica di Pietro emergono soprattutto nell episodio del padre in attesa ansiosa, raggiunto da un piccolo messaggero.

Dossier Arte - volume 1 
Dossier Arte - volume 1 
Dalla Preistoria al Gotico