Dossier Arte - volume 1 

L arte gotica Simone Martini, Pietro e Ambrogio Lorenzetti Ambrogio Lorenzetti Ambrogio Lorenzetti (Siena 1290 ca.-1348) era fratello minore di Pietro e forse suo allievo. Non ci sono però notizie attendibili su una loro collaborazione o su una bottega comune. Il pittore lavorò a lungo a Firenze, dove tra il 1328 e il 1330 si immatricolò all Arte dei Medici e degli Speziali, la corporazione alla quale aderivano, a partire dagli anni Venti del Trecento, anche i pittori. „ Storie di san Nicola A questo periodo risalgono le quattro tavolette con Storie di san Nicola, che si trovavano in origine ai lati di un immagine del santo a figura intera e provengono dalla Chiesa (ora sconsacrata) di San Procolo. La prima delle due scene qui riprodotte (91) mostra l episodio più noto della vita del santo, quello in cui Nicola, ancora laico, getta borse piene d oro per salvare, fornendo loro una dote e quindi la possibilità di sposarsi, tre nobili fanciulle che il padre ridotto in miseria aveva deciso di far prostituire. Per questa tradizione, che attesta la grande generosità del santo, la sua figura ha dato luogo a quella di Santa Claus, Babbo Natale. Il pittore affronta uno scorcio piuttosto complesso per mostrare l interno e l esterno della casa, suggerendo in modo convincente la terza dimensione, ma senza giungere a una costruzione prospettica rigorosa. Nella seconda scena (92) si vede Nicola, divenuto vescovo di Mira, che salva la città dalla carestia moltiplicando, con l aiuto degli angeli, i sacchi di grano che giungono nel porto. Qui Ambrogio conferisce una singolare ampiezza alla raffigurazione del mare e dell orizzonte. Nonostante la resa fedele della realtà e il robusto senso dello spazio, il pittore non rinuncia alla convenzione del fondo dorato, obbligatorio in tutta la pittura medievale su tavola. „ Annunciazione Una delle ultime opere di Ambrogio è l Annunciazione (93), datata 1344, realizzata per l Ufficio della Gabella del Palazzo Pubblico di Siena e ora conservata presso la Pinacoteca Nazionale. L angelo, coronato di alloro, non reca il consueto giglio, ma un ramo di palma, che è stato interpretato come allusione alla Passione di Cristo o come insegna della supremazia della Vergine sulle altre creature. tuttavia possibile che la tavola raffiguri invece l annuncio della morte a Maria. Si tratta probabilmente del primo dipinto in cui le linee del pavimento convergono verso un unico punto di fuga, anche se l esercizio prospettico è contraddetto dal consueto fondo dorato. 91-92. Ambrogio Lorenzetti, Elemosina di san Nicola e San Nicola salva Mira dalla carestia, 1327-1332 ca., tempera su tavola, 48x53 cm. Firenze, Galleria degli Uffizi. 93. Ambrogio Lorenzetti, Annunciazione, 1344, tempera su tavola. Siena, Pinacoteca Nazionale. 441

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Dossier Arte - volume 1 
Dalla Preistoria al Gotico