L’architettura romana e i suoi modelli

9 Roma Repubblicana L architettura romana e i suoi modelli 2 1 2 3 4 5 1 9 6 7 12. Pianta della Porticus Metelli: 1 Tempio di Giunone Regina 2 Tempio di Giove Statore 13. Pianta del Foro romano nel I secolo a.C.: 1 Comizio; 2 Basilica Porcia; 3 Basilica Opimia; 4 Tabularium; 5 Tempio della Concordia; 6 Tempio di Saturno; 7 Basilica Sempronia; 8 Tempio dei Castori; 9 Basilica Emilia. Le immense ricchezze che giungono a Roma a seguito delle conquiste militari, tra la fine del III e gli inizi del II secolo a.C., spingono la classe dirigente romana ad adeguare l aspetto della città allo splendore delle maggiori capitali del mondo ellenistico. Talvolta sono gli stessi generali vittoriosi a finanziare la creazione di nuovi complessi monumentali, tra cui, in particolare, i portici colonnati, spesso costruiti su più piani come nelle città ellenistiche, e le basiliche, nate come sedi per le assemblee, per la gestione degli affari e per l amministrazione della giustizia. 8 marmoreo costruito a Roma, per il quale Metello fa venire dalla Grecia l architetto Ermodoro di Salamina. Il tempio aveva sei colonne sulla facciata e un colonnato sui due lati lunghi; era privo di colonne, invece, il lato posteriore, che si adeguava in questo modo alla tradizione italica (peripteros sine portico). La Porticus Metelli verrà sostituita alla fine dell età repubblicana dalla più maestosa Porticus Octaviae, che prende il nome dalla sorella di Ottaviano Augusto, Ottavia. Le basiliche e il nuovo aspetto del Foro I portici Il primo portico di tipo ellenistico viene fatto erigere nel 168 a.C. dal pretore (e poi console) Gneo Ottavio, a seguito del suo trionfo in Macedonia. L edificio, che da lui prendeva il nome di Porticus Octavia (da non confondere con la Porticus Octaviae, di epoca posteriore), era a doppia navata, e nei capitelli in bronzo, probabilmente importati dalla Grecia, mostrava il nuovo gusto per il lusso degli ornamenti architettonici. Dopo l esempio della Porticus Octavia, nel Campo Marzio viene fatto costruire, dal censore Quinto Cecilio Metello Macedonico, un quadriportico a due navate (12) per recingere un tempio preesistente dedicato a Giunone Regina (del 179 a.C., ma poi rimaneggiato) e un nuovo tempio dedicato a Giove Statore ( colui che ferma ). La recinzione porticata, una soluzione innovativa per Roma, si richiama direttamente ai modelli ellenistici. Anche il Tempio di Giove Statore rappresenta una novità: iniziato nel 146 a.C. e inaugurato forse nel 131 a.C., è il primo tempio Le maggiori trasformazioni urbanistiche avvengono nel cuore della città, nell antico Foro, le cui prime costruzioni, legate alle attività politiche, religiose, giuridiche e commerciali, risalivano al VII secolo a.C. Nel corso del II secolo il Foro viene attorniato dai colonnati di ben quattro basiliche (13), grandi edifici dalla pianta rettangolare, divisi all interno in navate da file di colonne. La prima, la Basilica Porcia, è voluta nel 184 a.C. dal censore Marco Porcio Catone, che la fa costruire su terreni da lui stesso acquistati; sorgeva accanto alla sede del Senato e doveva servire soprattutto per i grandi processi (sarà distrutta da un incendio nel 52 a.C.). Sui lati lunghi del Foro vengono edificate altre due basiliche: la Basilica Sempronia, fatta erigere nel 170 a.C. da Tiberio Sempronio Gracco (padre dei due tribuni della plebe Gaio e Tiberio), al cui posto sorgerà poi la Basilica Giulia; e la Basilica Emilia. Infine, sul lato breve del Foro che dà sul Campidoglio, sorge nel 121 a.C. la Basilica Opimia, finanziata da Lucio Opimio. 207

Dossier Arte - volume 1 
Dossier Arte - volume 1 
Dalla Preistoria al Gotico