Dossier Arte - volume 1 

Focus Focus L arco Le grandi opere architettoniche e infrastrutturali romane non sarebbero state possibili senza l impiego dell arco e della volta. Come si è visto, l arco non è invenzione romana; era già conosciuto (ma poco usato) dai Greci, e impiegato dagli Etruschi per gli ingressi monumentali. Sono tuttavia i Romani a sfruttare al massimo le potenzialità di questo elemento architettonico, impiegando l arco a tutto sesto, cioè semicircolare, nelle loro costruzioni. Dal punto di vista strutturale, l arco offre grande stabilità e consente quindi la costruzione di edifici più alti. Grazie all arco, inoltre, è possibile aprire una luce (la distanza tra gli elementi verticali di sostegno) più ampia rispetto a quella consentita dall uso di un architrave, che non potrebbe reggere lo stesso peso senza spezzarsi. Infine, è possibile scavalcare il vuoto attraverso ponti, acquedotti e grandi porte. La volta Dall applicazione dell arco e dell opus caementicium deriva la volta, la cui superficie curva permette la realizzazione di lunghi condotti e la copertura di sale molto grandi. I tipi di volta usati dai Romani furono prevalentemente la volta a botte e la volta a crociera, che è il risultato dell intersezione di due volte a botte. Entrambe erano usate prevalentemente per la copertura di ambienti a pianta rettangolare. Le più antiche volte in cementizio conosciute sono quelle della Porticus Aemilia (in latino porticus è femminile), un complesso di magazzini costruito tra il 193 e il 174 a.C. presso il porto fluviale di Roma il cosiddetto Emporio poco dopo l Aventino. In seguito saranno usate arcate e volte in cementizio anche per ponti e acquedotti, sino ad arrivare alle grandi realizzazioni dell epoca di Augusto e dei primi anni dell Impero. La cupola Il modello dell arco e della volta, unitamente alla tecnica della muratura in cementizio, ha permesso ai Romani di elaborare il sistema della copertura a cupola. La cupola nasce dalla rotazione completa di un arco intorno al proprio asse mediano ed è usata come copertura sia per gli edifici a pianta circolare sia per quelli a pianta quadrata: dal I secolo d.C. cupole e semicupole diventano elementi architettonici molto diffusi a Roma e in tutta l area di influenza romana. chiave estradosso archivolto concio o cuneo intradosso punto di innesto dell arco Schema di arco a tutto sesto. Porta di Giove, seconda metà del III secolo a.C., tufo. Fabrica di Roma (Viterbo), sito di Falerii Novi. 206 Schema di volta a botte, volta a crociera e cupola. Volta a botte e semicupola del calidarium maschile delle Terme del Foro di Pompei (Napoli).

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Dalla Preistoria al Gotico