Dossier Arte - volume 1 

9 Roma Repubblicana La strada romana (7), larga dai 4 ai 6 metri, è solitamente composta da tre strati: il più profondo (statumen) è costituito da ciottoli e funge da solida base; quello intermedio (rudus) è formato da sabbia e ghiaia; l ultimo strato, infine, consiste in una pavimentazione realizzata con grandi pietre che permettevano il passaggio dei carri e che, disposte in modo da formare una superficie convessa, garantivano il deflusso delle acque. Anche la progettazione dei tracciati è all avanguardia. La più antica delle principali arterie extraurbane è la via Appia (8), il cui primo tratto, che andava da Roma a Capua e risale al 312 a.C., si deve al censore Appio Claudio Cieco (il tragitto fu in seguito prolungato, fino a raggiungere la città di Brindisi). Poco dopo la costruzione delle prime strade, vengono realizzati anche i primi ponti in pietra, ex novo o in sostituzione delle originarie strutture in legno. Il più antico dei ponti che attraversano il Tevere è il ponte Sublicio, situato a valle dell isola Tiberina, cui seguirà il ponte Emilio (9), forse della metà del III secolo a.C., ma ricostruito nel 179 a.C. Il terzo in ordine cronologico, il ponte Milvio, anch esso costruito in legno alla fine del III secolo a.C., viene ricostruito in muratura intorno al 110 a.C. A partire dal II secolo a.C. i ponti sfruttano il sistema costruttivo dell arco. Le parti strutturali vengono realizzate in pietra o in laterizio, quelle di riempimento in conglomerato cementizio ( p. 204). pavimentazione in pietra sabbia e ghiaia (rudus) ciottoli (statumen) 7. Disegno ricostruttivo di una tipica strada romana. 8. Tratto della via Appia, dal 312 a.C. Lunghi tratti originali della via Appia si sono conservati intatti. Sul lastricato sono visibili ancora oggi i solchi provocati dal continuo passaggio dei carri. 9. Ponte Emilio (cosiddetto Ponte Rotto), fondazioni del II secolo a.C., arcate superstiti della seconda metà del XVI secolo. Roma. 202

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Dalla Preistoria al Gotico