Dossier Arte - volume 1 

8 Italici ed Etruschi I bronzi Tra le migliori realizzazioni della bronzistica figurano i Bronzi di Brolio (42), risalenti alla tarda fase Orientalizzante e forse di fattura chiusina. Si tratta di statuette-cariatidi a foggia di figura femminile o di guerrieri, usate come sostegno per vasi. Della grande statuaria fanno invece parte la Lupa capitolina e la Chimera d Arezzo. La Lupa capitolina (43), conservata ai Musei Capitolini, è stata oggetto di un recente restauro, a seguito del quale si è messa in dubbio la sua origine etrusca. L ipotesi attualmente accreditata tra archeologi e storici dell arte è che si tratti del calco di un opera antica realizzato in epoca medievale. Sono sicuramente aggiunte di fine Quattrocento inoltre, le figure dei due gemelli, Romolo e Remo, che secondo il mito sarebbero stati allattati dalla lupa. Si pensa sia stata realizzata da un équipe di artigiani, con partecipazione di maestranze magno-greche ed etrusche, la Chimera di Arezzo (44), una statua del mitico mostro che gli Etruschi avevano ereditato dalla mitologia greca. Offerta alla divinità Tinia, il cui nome è inciso sulla zampa, la Chimera ha il corpo e la testa di leone (a grandezza quasi naturale), un serpente al posto della coda e una testa di capra sul dorso. Le fauci sono spalancate e le zampe anteriori distese, nella posa tipica dell animale che si ritrae per difendersi dal nemico, probabilmente il mitico eroe Bellerofonte, incaricato dal re di Licia di ucciderla. La bronzistica etrusca comprende anche la ritrattistica, che fa riferimento a quella greca e romana. In questo campo, i massimi esiti sono dati da alcune teste in bronzo (frammenti di statue andate 42. Bronzo di Brolio, statuetta-cariatide femminile, VI secolo a.C., bronzo, h 36 cm. Firenze, Museo Archeologico Nazionale. 43. Lupa capitolina, inizio del V secolo a.C. (gemelli della fine del XV secolo), bronzo, h 83 cm. Roma, Musei Capitolini. 44. Chimera di Arezzo, V-IV secolo a.C., bronzo, h 80 cm. Firenze, Museo Archeologico Nazionale. 45. Arringatore, fine II-inizio del I secolo a.C., bronzo, h 170 cm. Firenze, Museo Archeologico Nazionale. 186 perdute) e dalla statua di Aule Meteli, meglio noto come l Arringatore (45). Il bronzo, datato tra la fine del II e gli inizi del I secolo a.C., ritrae un uomo etrusco divenuto cittadino romano, come mostra la toga che indossa, con il braccio destro sollevato, e rappresenta un chiaro esempio di interpretazione, in ambito etrusco, dei canoni stilistici e formali della romanità.

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Dalla Preistoria al Gotico