Dossier Arte - volume 1 

L arte etrusca La ceramica e la scultura 38. Pittore di Esione, Kelébe volterrana, 350-330 a.C. ca., ceramica a figure rosse, h 67 cm. Perugia, Museo Archeologico Nazionale. rilievo, ed è rivestita da una pellicola bianco-grigia che intendeva imitare l effetto cromatico delle superfici dei vasi in metallo pregiato. Anche la produzione a vernice nera, una ceramica fine dal colore nero uniforme, molto brillante, presenta talvolta riflessi iridescenti che ricordano i materiali metallici. prodotta, con alcune varianti, in Etruria e in molte aree del Mediterraneo. La scultura in pietra Le prime sculture in pietra risalgono alla fase Orientalizzante e sono legate al culto degli antenati. Nella camera superiore del tumulo della Pietrera di Vetulonia, per esempio, una serie di sculture in arenaria riproduce figure maschili e femminili in atteggiamenti rituali. Tra i monumenti in pietra che avevano la funzione di segnacoli tombali, invece, vi sono le stele in rilievo volterrane e fiesolane del VI secolo a.C. e i cippi funerari chiusini (39). Vulci si distingue per la scultura monumentale in pietra, e in particolare per una classe di sculture in nenfro (una varietà di tufo grigio), che venivano poste a guardia dei sepolcri degli aristocratici e raffiguravano centauri, pantere, arieti e leoni. Di produzione vulcente è il gruppo del Fanciullo che cavalca l ippocampo (40), simbolo dell attraversamento dell Oceano verso l aldilà. Il volto del fanciullo, in stile ionico, è caratterizzato dal sorriso e dagli occhi a mandorla, i capelli sono formati da massa unica e il tutto è reso armonioso dalle linee curve e sinuose del corpo del fanciullo e di quello del pesce, di cui si è perduta la testa, probabilmente equina. La produzione in pietra comprende anche i sarcofagi di Tarquinia, Cerveteri e Chiusi, da dove provengono anche le tipiche statuecinerario chiusine, tutte opere che risentono ancora dell arte classica. Lo stile ellenistico, invece, influenza le maestranze volterrane che si specializzano nella creazione di urnette cinerarie in alabastro, materiale tipico della zona di Volterra (41). 39. Cippo funerario chiusino, inizi del V secolo a.C., pietra. Chiusi, Museo Archeologico Nazionale. 40. Fanciullo che cavalca l ippocampo, seconda metà del VI secolo a.C., nenfro, h 83 cm. Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (da Vulci, Viterbo). 41. Urnetta cineraria, seconda metà del III secolo a.C., marmo alabastrino. Firenze, Museo Archeologico Nazionale. 185

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Dalla Preistoria al Gotico