Dossier Arte - volume 1 

8 Italici ed Etruschi in fasce tenuti in grembo o sulle braccia (4). Le madri di Capua erano forse concepite quali doni votivi da dedicare alla Dea Madre per propiziarsi fecondità e prosperità. I Piceni Le attuali Marche, più alcune propaggini in Abruzzo e Umbria, costituivano il territorio dei Piceni, una popolazione aperta agli influssi provenienti, attraverso il mare, dall area balcanica e greca e, dall interno, dagli Etruschi e dai Sanniti. Il monumento più significativo della scultura in pietra dei Piceni è la testa colossale (6), di più di 40 centimetri, pertinente a una statua rinvenuta su una spiaggia nei pressi di Numana e datata al VII o al VI secolo a.C. Si 4. Magna Mater, datazione incerta, tufo. Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Museo Archeologico dell Antica Capua. 5. Guerriero di Capestrano, seconda metà del VII-prima metà del VI secolo a.C., pietra, h 194,5 cm. Chieti, Museo Archeologico Nazionale d Abruzzo Villa Frigerj . 6. Testa colossale di Numana, VII-VI secolo a.C., pietra, h 45 cm. Ancona, Museo Archeologico Nazionale delle Marche. 174 tratta della testa di un guerriero coperta da un elmo a calotta che doveva essere sormontato da un cimiero, come suggeriscono tracce ancora evidenti. Il volto è caratterizzato da occhi piccoli, naso sporgente (solo in parte conservato), bocca carnosa. Alla civiltà picena è attribuibile un importante produzione scultorea a tutto tondo e a rilievo, che ha punti di contatto con l arte della Daunia. „ Guerriero di Capestrano L opera più nota della produzione scultorea picena (definita anche medio-adriatica) è la statua del Guerriero di Capestrano (5), scoperta nel 1934 e datata tra la seconda metà del VII e la prima metà del VI secolo a.C. Alta circa 2 metri, è realizzata in pietra locale, con alcuni dettagli dipinti di rosso. La figura

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Dalla Preistoria al Gotico