Le prime forme di architettura

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Le prime forme di architettura

Parlare di vere e proprie tecniche edilizie nel Paleolitico non sarebbe corretto, dal momento che gli insediamenti preistorici sono per lo più temporanei. La tesi secondo cui le comunità umane abitavano solo nelle caverne, basata sul fatto che la maggior parte delle opere figurative e dei reperti è stata rinvenuta nelle grotte, va tuttavia smentita. Gli anfratti, spesso profondi, offrivano un buon riparo, e certo ebbero anche una funzione abitativa, ma è stato dimostrato che le caverne in cui sono stati ritrovati i cicli figurativi più vasti non erano abitate. Lo stesso vale per i maggiori siti funerari. I gruppi nomadi del Paleolitico, d’altra parte, si spostavano anche in zone del tutto prive di ripari naturali. Abitati all’aperto risalenti al Paleolitico inferiore sono attestati in tutta Europa. Tali insediamenti erano formati da tende dalla struttura leggera e quindi facilmente trasportabile: pali costituiti talvolta da ossi o zanne di mammut erano conficcati nel terreno, a formarne l’armatura, rivestita poi di pelli animali o di rami d’albero.
Una delle scoperte più interessanti del secolo scorso è una sorta di capanna rettangolare rinvenuta all’interno della Grotta du Lazaret (15), nei pressi di Nizza: databile a 130 000 anni fa, è l’abitazione più antica tra quelle note finora. La vasta superficie (11x3,5 metri) era addossata alla parete della grotta ed era delimitata da pietre di rinforzo e da pali allineati sul perimetro, sui quali era posto forse un rivestimento di pelli o arbusti. La capanna aveva inoltre due accessi, paralleli al fondo della grotta, e una suddivisione interna.

Le costruzioni megalitiche

Risale a circa 40 000 anni fa la messa in opera di lastre colossali dal peso notevolissimo (fino a 800 kilogrammi), usate come sovrastrutture delle sepolture. Pare che da queste tombe si siano sviluppati i monumenti megalitici, costituiti da enormi blocchi di pietra squadrata e levigata, portati sul luogo con sistemi ingegnosi. Nel caso di singole pietre infisse in verticale nel terreno si parla di menhir. Sono invece definiti dolmen (dal bretone tol, "tavola", e men, "pietra") i triliti (letteralmente "tre pietre") composti da due pietre verticali (piedritti) sovrastate da un architrave. Infine, si indicano con il termine cromlech (dal gallese crom, "rotondo", e lech, "pietra") i massi disposti in cerchio.

Stonehenge e Göbekli Tepe

L’esempio più famoso di cromlech è il cerchio di Stonehenge (da stone, "pietra", e henge, "sospeso"), nel Wiltshire, in Inghilterra (16-17). Molto rimaneggiata nei secoli, questa struttura è formata da massi di dimensioni e di peso eccezionali: fino a 50 tonnellate i pilastri verticali, dalle 4 alle 7 tonnellate le lastre orizzontali. Le enormi pietre furono probabilmente levigate a mano da centinaia di persone e trascinate con marchingegni di legno, per poi essere innalzate con delle corde e conficcate nel terreno, circa 4500 anni fa. Le dimensioni colossali, la struttura concentrica e il particolare orientamento, per cui nei giorni di equinozio e di solstizio i raggi solari illuminano un punto preciso, hanno da sempre suscitato l’interesse di studiosi e appassionati, avvolgendo l’opera in un alone di mistero e stimolando la formulazione di diverse interpretazioni delle funzioni cui era adibita la struttura.
Le più recenti teorie attribuiscono a Stonehenge una funzione funeraria, anche sulla base del confronto con una struttura analoga rinvenuta nel 2006 in Turchia: il Tempio di Göbekli Tepe (18) , il più antico complesso funerario conosciuto (11 000 anni fa), luogo di sepoltura e di celebrazione periodica di riti legati al rapporto fra vita e morte.

Dolmen della Chianca

Le strutture triliti che formano il Cromlech di Stonehenge sono presenti, in dimensioni minori, anche in Italia. Ne è un esempio il Dolmen della Chianca (19), rinvenuto nel 1909 nei pressi di Bisceglie (Puglia) e risalente a 3500 anni fa. Caratterizzato da grandi lastre calcaree, il trilite è chiuso da un lastrone di fondo che forma una cella quadrangolare, preceduta da un lungo corridoio delimitato da lastre di pietra di misura inferiore.

Dossier Arte - volume 1 
Dossier Arte - volume 1 
Dalla Preistoria al Gotico