I GLOBULI ROSSI
I globuli rossi sono i costituenti più numerosi del sangue: in 1 mm3 di sangue di un individuo adulto se ne contano da 4 a 6 milioni! Si tratta di piccole cellule, del diametro di appena 8 micron (1 micron è pari a 1 millesimo di millimetro), che passano agevolmente anche attraverso i vasi sanguigni più sottili grazie alla loro caratteristica forma a disco concavo da entrambe le parti, schiacciato al centro (4).
I globuli rossi sono privi di nucleo e “riempiti” per oltre il 90% del loro volume di
emoglobina, una proteina complessa, che contiene ferro, in grado di legarsi all’ossigeno
e all’anidride carbonica per trasportarli dove occorre: l’ossigeno alle cellule e ai tessuti, l’anidride carbonica ai polmoni, che la espellono. È l’emoglobina (in particolare il ferro in essa presente) che conferisce ai globuli rossi, e quindi al sangue, il loro colore: rosso vivo quando è legata all’ossigeno; rosso più scuro quando è legata all’anidride carbonica. Questa differenza di colorazione spiega perché, nelle rappresentazioni schematiche dei vasi sanguigni, sono rappresentati in rosso quelli che trasportano ossigeno, mentre in blu quelli che trasportano anidride carbonica.
I globuli rossi sono prodotti nel midollo osseo (5), un tessuto molle che si trova all’interno delle ossa, e vivono in media circa 4 mesi; essendo privi del nucleo, sono incapaci di riprodursi e devono essere rinnovati continuamente dal midollo osseo. Al termine della loro vita i globuli rossi vengono distrutti dalla milza e dal fegato, recuperando, però, il ferro in essi presente.