Unità 4 RESPIRAZIONE

1 L'apparato respiratorio

Perché respiriamo? 
Dove va l’aria che respiriamo? 
Come sono fatti i polmoni? 

 

Il nostro organismo ha incessantemente bisogno di ossigeno (O2) per “bruciare” le sostanze nutritive provenienti dagli alimenti, in modo da ricavare l’energia necessaria allo svolgimento delle funzioni vitali. Con altrettanta continuità e rapidità deve liberarsi dell’anidride carbonica (CO2), prodotta come sostanza di scarto dalle reazioni chimiche che avvengono nelle cellule.
Respirare significa proprio questo: rifornire l’organismo di ossigeno atmosferico sempre nuovo ed espellere l’anidride carbonica.

RESPIRAZIONE POLMONARE E CELLULARE

Il processo attraverso il quale l’aria, ricca di ossigeno, entra dal naso, percorre una serie di cavità e di canali e giunge ai polmoni, seguita da altra aria ricca di anidride carbonica che fa il percorso inverso, è detto respirazione polmonare. Si tratta di un’azione ben visibile, anche se lo scambio tra ossigeno e anidride carbonica che avviene all’interno dei polmoni non è direttamente osservabile.
Contemporaneamente alla respirazione polmonare, o esterna, un numero enorme di altri processi di respirazione hanno luogo su scala microscopica in tutte le cellule dell’organismo: in ognuna di esse, infatti, l’ossigeno portato dal sangue è necessario per trasformare l’energia fornita dagli zuccheri in una forma di energia utilizzabile dalla cellula per compiere le diverse funzioni. 

 

  › pagina 69  

È questa respirazione cellulare il “motore” del nostro organismo.
A occuparsi dell’indispensabile scambio di gas tra il nostro corpo e l’ambiente esterno è l’ apparato respiratorio, formato dai polmoni e dalle vie respiratorie, cioè l’insieme di cavità e canali che l’aria, a partire dal naso, deve percorrere per raggiungere i polmoni. Con l’apparato respiratorio cooperano strettamente il sistema scheletrico-muscolare, che permette l’espansione dei polmoni, il sistema circolatorio, che ha il compito di portare l’ossigeno alle cellule e di raccogliere l’anidride carbonica, e il sistema nervoso autonomo, che tiene sotto controllo l’intero processo.


LE VIE RESPIRATORIE E I POLMONI

L’aria entra nel naso attraverso le narici e giunge alle cavità nasali, due canali coperti di peli, irrorati da una fitta rete di capillari sanguigni (1) e rivestiti di muco. Peli e muco filtrano l’aria, trattenendo le impurità; i capillari sanguigni la riscaldano portandola alla temperatura corporea. L’aria che entra dalla bocca, invece, non viene filtrata: è importante quindi inspirare l’aria (ossia farla entrare) dal naso.
Depurata, umidificata e riscaldata, l’aria passa dalle cavità nasali alla faringe, un canale che comunica con la bocca e che fa parte anche dell’apparato digerente. 

Da qui scende nella laringe (2), un organo mobile a forma di imbuto rovesciato, costituito da cartilagini e legamenti, che serve per la respirazione ma anche alla produzione di suoni (qui si trovano infatti le corde vocali) e alla deglutizione.
Dalla laringe l’aria passa nella trachea, un tubo elastico lungo circa 12 cm, tenuto sempre ben aperto da una serie di anelli di cartilagine sovrapposti; questi anelli sono a forma di “C”, aperti posteriormente in modo da permettere all’esofago di dilatarsi per consentire il passaggio del cibo. Nella trachea l’aria viene ulteriormente filtrata dal muco e dalle ciglia del tessuto epiteliale da cui è rivestita internamente.
Nella sua parte terminale la trachea si biforca in due rami, i bronchi, ciascuno dei quali forma un polmone.



(2) Laringe, trachea e bronchi
Gli elementi cartilaginei della laringe sporgono, soprattutto nell’uomo, a formare il cosiddetto pomo d’Adamo.

  › pagina 70  

I bronchi si ramificano a loro volta in canalini sempre più piccoli e sottili fino a formare i bronchioli, i quali possono avere un diametro di appena 1 mm.
I bronchioli hanno una parete sottilissima e terminano in un grappolo di alveoli, strutture simili a piccoli palloncini. L’insieme degli alveoli costituisce il polmone (3).
L’uomo possiede due polmoni (destro e sinistro), uno per ciascuno dei due bronchi principali in cui si suddivide la trachea. In mezzo ai polmoni si trova il cuore; poiché il cuore è leggermente spostato a sinistra, il polmone sinistro, per fargli spazio, è un po’ più piccolo del destro (è suddiviso in due parti, o lobi, invece che in tre come il destro).



(3) Bronchioli, alveoli e polmoni
Trachea, bronchi e bronchioli disegnano una forma che sembra quella di un albero capovolto. Gli alveoli sono riuniti a formare dei grappoli (i singoli alveoli corrispondono agli “acini”); ogni grappolo rappresenta la terminazione di un bronchiolo.

  › pagina 71  

Essendo costituiti da centinaia di milioni di alveoli – in un polmone umano se ne contano oltre 300 milioni – i polmoni hanno un aspetto spugnoso (4).
Ciascuno di essi è avvolto da una membrana, la pleura, che è formata da due sottili strati (detti foglietti) separati da uno spazio ripieno di un liquido lubrificante (5), il liquido pleurico; la pleura e il liquido pleurico permettono ai polmoni di dilatarsi senza creare attrito con la cassa toracica che li contiene.

  Uso le domande guida  
  • Che cosa significa respirare?

  • Qual è la differenza tra la respirazione polmonare e quella cellulare?

  • Quali sono le vie respiratorie?

  • Da che cosa sono costituiti i polmoni?

    SCIENZE +     La parola passa... per la laringe!

L’importanza delle vie aeree è legata anche al loro ruolo nella fonazione, ossia nell’articolazione di suoni e parole. Un ruolo essenziale è svolto dalla laringe, nella cui cavità interna sono situate due lamine, o pieghe, di tessuto elastico, collegate a cartilagini e a muscoli che ne regolano la tensione: sono le corde vocali, che si separano quando respiriamo (a), e si avvicinano andando in tensione quando parliamo (b). I suoni emessi, più o meno intensi a seconda della pressione della corrente d’aria che esce dai polmoni, sono tanto più acuti quanto più le estremità delle corde vocali sono ravvicinate. 

Ad articolare i suoni e a trasformarli in parole provvedono poi le posizioni delle labbra, della lingua e del palato, mentre la faringe funziona da “cassa di risonanza”.
La lunghezza, lo spessore, il grado di tensione delle corde vocali e la conformazione generale delle vie aeree determinano il timbro, cioè la qualità della voce dei singoli individui.

Scienze evviva! - volume C
Scienze evviva! - volume C
Il corpo umano