L’ENERGIA PER I MUSCOLI
Per poter lavorare, ossia contrarsi, i muscoli hanno bisogno di
energia, proprio come un motore per far muovere un’automobile ha bisogno di carburante o di energia solare. Questa energia è fornita dal glucosio, uno zucchero assimilato attraverso gli alimenti e portato dal sangue alle fibre muscolari, dove, mediante il processo di respirazione cellulare (in presenza di ossigeno), l’energia chimica contenuta nel glucosio viene convertita in una forma di energia utilizzabile dalla cellula (21). Il glucosio
viene scomposto in molecole più piccole, con il rilascio di anidride
carbonica e acqua. L’energia ottenuta con la scomposizione
serve a produrre ATP (adenosintrifosfato), una molecola altamente
energetica, utilizzata durante la contrazione muscolare.
La molecola di ATP è caratterizzata dalla presenza di tre gruppi che contengono fosforo: quando uno di questi gruppi viene rilasciato, si libera una gran quantità di energia che viene utilizzata dalla cellula per svolgere le sue funzioni, in questo caso la contrazione muscolare.
Durante la contrazione, parte dell’energia liberata si trasforma anche in calore: è per questo che
la contrazione muscolare gioca un ruolo importante
nella regolazione della temperatura corporea. I brividi (22), per esempio, sono contrazioni involontarie dei muscoli che producono calore per contrastare il freddo. Quando compiamo uno sforzo muscolare senza rifornire il nostro corpo della quantità di ossigeno necessaria, la conversione dell’energia chimica avviene con un processo diverso, detto fermentazione, che porta all’accumulo nei muscoli di sostanze, come l’acido lattico, che provocano dolore e irrigidimento: è ciò che accade quando abbiamo i crampi (23).