SPERIMENTIAMO: Costruiamo le articolazioni

 Unità 2 SOSTEGNO E MOVIMENTO ›› 2 Come fanno le ossa a muoversi

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SPERIMENTIAMO ›› COSTRUIAMO LE ARTICOLAZIONI

OCCORRENTE

Un foglio di carta bianca; un pennarello o una matita; forbici; due pezzi di legno di scarto (tipo compensato) o due sassi piatti; una spugnetta; un paio di elastici; due stecchette di legno; una cerniera da falegname; martello; chiodini.

TEMPO NECESSARIO

1 h circa per costruire le articolazioni e discutere il lavoro svolto.

COME PROCEDERE

Disegniamo una linea curva o spezzata che attraversa il foglio e tagliamolo lungo di essa: le due parti, che si incastrano perfettamente l’una nell’altra, rappresentano un’articolazione fissa, come quelle che uniscono le ossa del cranio (1).
Per rappresentare un’articolazione semimobile, prendiamo i due pezzi di legno, li sovrapponiamo, mettendoci in mezzo la spugnetta, e li teniamo uniti con due elastici: i movimenti che possono compiere (alto-basso e rotazione) sono tipici delle articolazioni semimobili, come quelle che si trovano fra le vertebre della colonna vertebrale (2).
Per rappresentare i movimenti delle articolazioni mobili, invece, uniamo le due stecchette di legno con la cerniera: i due pezzi potranno compiere movimenti simili a quelli che compiamo quando pieghiamo o estendiamo un arto (3).

I MOVIMENTI DELLE ARTICOLAZIONI MOBILI

Nelle articolazioni mobili le estremità delle ossa a contatto tra loro possono avere forme diverse; di conseguenza anche i movimenti sono molto vari (17). Pensiamo, per esempio, a come muoviamo la coscia o la gamba: la coscia può essere portata in avanti, indietro e di lato; la gamba, invece, può compiere solo movimenti in avanti e indietro.

  • L’articolazione dell’anca (come quella della spalla) è detta sferica, perché la testa del femore è arrotondata e si inserisce nella cavità sferica dell’anca; in questo caso la libertà di movimento è massima.
  • L’articolazione del ginocchio (come quella del gomito) è detta a cerniera: l’estremità cilindrica di un osso ruota nella cavità cilindrica di un altro, permettendo solo movimenti di flessione e di estensione.
  • La testa, invece, oltre a piegarsi in avanti, indietro e di lato, può anche ruotare a destra e a sinistra intorno alla colonna vertebrale grazie all’articolazione a perno: la seconda vertebra funge da perno osseo sul quale ruotano la prima vertebra e il cranio.


(17) I movimenti delle articolazioni mobili

    SCIENZE +     Attenti al menisco!

Molto spesso capita di vedere famosi atleti o giocatori di calcio che soffrono di problemi ai legamenti o al menisco tali da costringerli a lunghi periodi di riposo. Forse, però, non tutti sappiamo che cos’è il menisco.
Il menisco è una struttura di cartilagine fibrosa che serve a “correggere” le superfici di incastro nelle articolazioni (un po’ come fanno le guarnizioni nei rubinetti): si trova infatti in quelle articolazioni in cui le superfici di contatto delle ossa non combaciano perfettamente, per esempio quando sono entrambe concave, cioè rientranti. Inoltre serve ad ammortizzare il carico e ad attenuare lo sforzo a cui alcune articolazioni sono sottoposte ogni giorno.
Un esempio di articolazione con menisco è quella fra la mandibola e l’osso temporale del cranio (articolazione che usiamo tutti i giorni per masticare e parlare). L’esempio più noto, però, è senz’altro quello del ginocchio. Il ginocchio è la più grande e complessa articolazione del corpo umano: collega il femore, nella coscia, con la tibia, nella gamba; per ammortizzare il grande carico e lo sforzo che questa parte del corpo deve sopportare, in esso sono presenti due menischi, entrambi a forma di C. Questi possono essere soggetti a lesioni sia per colpi ricevuti, come accade appunto ai calciatori e agli sportivi, sia per usura dovuta all’età. Nella maggior parte dei casi, comunque, è possibile riparare tali lesioni e ricucire il menisco.

  Uso le domande guida  
  • Qual è la funzione delle articolazioni?

  • Quali tipi di articolazioni esistono?

  • Quali movimenti possono compiere?

Scienze evviva! - volume C
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Il corpo umano