IN SINTESI  ›› LA LEZIONE BASE    didattica inclusiva  

MISCUGLI E SOLUZIONI

MESCOLARE LE SOSTANZE

  • I MISCUGLI sono composti da più sostanze mescolate fra loro, in modi diversi e in miscugli che hanno caratteristiche e proprietà differenti.
  • Le sostanze che formano i miscugli possono trovarsi in tutti e tre gli stati fisici della materia.
  • Mescolando sostanze diverse si possono ottenere miscugli eterogenei e miscugli omogenei.
  • Un MISCUGLIO ETEROGENEO è formato da due o più sostanze che restano ben distinte tra loro e mantengono ciascuna le proprie caratteristiche.
  • I MISCUGLI OMOGENEI, detti anche soluzioni, sono formati da sostanze che, una volta mescolate tra loro, non sono più riconoscibili come sostanze separate e hanno modificato le proprie caratteristiche.
  • In una SOLUZIONE, la sostanza che è presente in quantità maggiore si chiama solvente, quella che è presente in quantità minore si chiama soluto.
  • Il rapporto tra la massa del soluto e quella della soluzione si chiama CONCENTRAZIONE: maggiore è la massa del soluto, più la soluzione è concentrata. Una soluzione poco concentrata è detta diluita.
  • Per un determinato solvente, ogni soluto ha una concentrazione massima, detta SOLUBILITÀ: quando la concentrazione massima viene raggiunta, il soluto non si scioglie più e la soluzione è definita satura. La solubilità non dipende soltanto dal solvente e dal soluto, ma anche dalla temperatura: in generale, nelle soluzioni di liquidi e solidi la solubilità aumenta con l’aumentare della temperatura; nelle soluzioni di liquidi e gas, invece, accade il contrario.

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SEPARARE MISCUGLI E SOLUZIONI

  • Le differenti proprietà dei miscugli eterogenei e delle soluzioni fanno sì che per separare le sostanze di cui sono composti si usino METODI DIVERSI. I miscugli eterogenei possono essere separati abbastanza facilmente, mentre le soluzioni richiedono procedimenti più complessi.
  • Per separare i miscugli eterogenei si ricorre a SISTEMI DI TIPO MECCANICO. Questi sfruttano le diverse proprietà delle sostanze che compongono tali miscugli. La separazione per galleggiamento, per esempio, è usata se una delle sostanze galleggia. Se una sostanza è ferrosa, per la separazione si possono sfruttare le sue proprietà magnetiche. Altri metodi sono la filtrazione, la setacciatura, praticata per mezzo di setacci con buchi via via più piccoli per separare le varie sostanze, e la decantazione, nel corso della quale i solidi si separano dai liquidi depositandosi sul fondo di un contenitore.
  • Per separare le soluzioni è necessario ricorrere a procedimenti che sfruttano i PASSAGGI DI STATO. L’esempio più semplice è l’evaporazione che avviene naturalmente nelle saline, dove si separa il sale dall’acqua marina. Un sistema più complesso è la distillazione, che consiste nello scaldare una soluzione fino a farla bollire: il vapore ottenuto viene convogliato lungo un tubo raffreddato all’esterno, dove per condensazione torna allo stato liquido; il liquido viene infine raccolto in un recipiente separato.



Filtrazione ed evaporazione: due metodi diversi per separare miscugli diversi (eterogenei nel primo caso, omogenei nel secondo).

Scienze evviva! - volume A
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