laboratorio 8   Il paesaggio naturale

DAL PAESAGGIO IDEALE… AL PAESAGGIO SINTETICO

La nascita del paesaggio come genere pittorico autonomo risale alla seconda metà del Quattrocento, con un disegno del paesaggio dell’Arno di Leonardo da Vinci del 1473 (vedi p. 355). È però solo dal Seicento che la pittura di paesaggio si afferma con successo, tanto che alcuni pittori vi si dedicano in modo quasi esclusivo, come il francese Claude Lorrain. Nel corso del Novecento e nell’età contemporanea gli artisti hanno registrato i mutamenti del paesaggio naturale, ormai fortemente caratterizzato dall’intervento dell’uomo, restituendo nuove visioni, che includono in modo inevitabile l’industrializzazione delle campagne e il degrado ambientale che ne consegue.

È IL TUO TURNO

Ti proponiamo di costruire un paesaggio “sintetico”, che non imiti quello naturale ma che sfrutti le caratteristiche dei materiali che lo compongono per ottenere un risultato originale.

  • Raccogli diversi materiali di scarto: bottiglie, tappi, stoviglie e posate di plastica colorata, flaconi per detersivo, pezzi di giocattoli rotti e ogni altro elemento che trovi, purché sia colorato, di piccole dimensioni, sintetico e pulito.
  • Procurati una base di polistirolo di almeno 25x25 cm: colorala di verde con la tempera acrilica e diventerà un prato perfetto.
  • Con il fil di ferro da giardinaggio, rivestito di plastica verde, puoi arricchire il prato con erba e cespugli: basta ritagliare dei pezzi di 30-40 cm, arrotolare ogni pezzo a molla su un dito e conficcarne l’estremità sulla base.
  • Con i materiali raccolti costruisci alberi, fiori e piante, incollando i singoli elementi con una colla resistente. Piantali poi sulla base di polistirolo, cercando un giusto equilibrio di colori. Se hai fissato bene tutti i componenti del tuo paesaggio, puoi anche appenderlo alla parete.

Artedossier in classe
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