Bartolini si forma a Firenze, dove studia i capolavori di maestri come Donatello e Verrocchio; in seguito compie un importante viaggio a Parigi, durante il quale entra in contatto con gli artisti neoclassici Jacques-Louis David e Dominique Ingres. Tornato in patria, continua a dimostrare un particolare interesse per la scultura del Quattrocento toscano e, operando tra Firenze e Carrara, comincia a realizzare numerose statue che non ricercano il “bello ideale”, ma il “bello naturale”.
L’arte di Bartolini è del tutto originale, perché unisce la proporzione e la compostezza delle forme e delle composizioni neoclassiche con il realismo dei dettagli e il naturalismo delle pose spontanee, derivati da uno studio diretto e attento dei soggetti.
LA PUREZZA DELLA FORMA COME PUREZZA INTERIORE
La figura della giovane donna che prega vuole rappresentare la forza e la purezza del sentimento religioso. Il corpo è rilassato e composto; dalla testa leggermente inclinata scendono alcune ciocche di capelli appena scomposte; il volto adorante è rivolto verso l’alto a cercare il rapporto con Dio. Un lieve cenno di movimento sembra animare le mani giunte: tutto ciò conferisce realismo ed estrema naturalezza all’opera.