Lo scultore Antonio Canova è uno dei più grandi rappresentanti dell’arte neoclassica. Sin dall’infanzia, sotto la guida del nonno che lavorava come scalpellino, Canova dimostra una notevole abilità nel modellare piccole opere in argilla caratterizzate da forme ben proporzionate e da dettagli realistici. Da ragazzo studia disegno a Venezia e successivamente si perfeziona a Roma, dove frequenta scuole in cui impara a ritrarre dal vero i corpi nudi. In breve tempo diventa uno scultore di fama internazionale e intraprende una fortunata carriera che lo porterà a scolpire ritratti, soggetti mitologici e tombe monumentali per papi e nobili del suo tempo.
UNA PORTA PER IL VIAGGIO NELL’ALDILÀ
L’arte neoclassica tratta il tema della morte e del ricordo dei personaggi scomparsi con forme semplici, serene e rassicuranti. Nei monumenti funebri non compaiono elementi macabri come scheletri e teschi, ma figure assopite o in preghiera, e si privilegiano marmi chiari e luminosi. Tutto ciò si nota bene in questa tomba: il sepolcro è di marmo bianco leggermente venato e presenta la forma geometrica pura di una piramide tronca; la porta chiusa e gli angeli che riposano appoggiati alle fiaccole capovolte sono i simboli della fine della vita terrena e custodiscono il viaggio dei defunti nell’aldilà.