Contrastare le rigide regole della pittura ufficiale è l’obiettivo di un gruppo di pittori inglesi che si riuniscono nella Confraternita Preraffaellita: come dice il nome, quest’associazione prende a modello l’arte prima di Raffaello, giudicata più spontanea e sincera rispetto agli sviluppi successivi.
Rossetti, che fa parte di questo circolo, porta avanti una linea originale, in cui unisce un raffinato realismo al continuo richiamo al Medioevo. L’età medievale non è però rappresentata dall’artista in una dimensione pienamente storica, ma come un’età mitica, a cui ispirarsi per resuscitare un sincero fervore religioso e sentimenti di solidarietà fra gli uomini.
LA QUOTIDIANITÀ DEL SACRO
In questo dipinto che ha per soggetto l’Annunciazione, la Madonna ha l’aspetto di una giovane comune, priva di qualsiasi segno visibile di sacralità, a eccezione dell’aureola intorno alla testa. Colpisce il senso di sgomento che il pittore riesce a imprimere sul suo volto, comunicando con efficacia uno dei messaggi principali dei Vangeli: la purezza e la modestia della madre di Cristo. Molto “terreno” e umano appare anche l’angelo, con l’aureola ma senza ali.