il primo novecento

Fra le novità e le contraddizioni del mondo moderno, nascono in tutta Europa movimenti di avanguardia. Si sperimentano così nuovi linguaggi che esprimono il dinamismo di una realtà in rapida evoluzione ma anche le sensazioni più profonde dell’animo umano.

La Storia

La sete di dominio delle grandi potenze, che aspiravano a espandere gli imperi coloniali, fu una delle cause che, nel 1914, portò alla Prima guerra mondiale, chiamata anche “Grande Guerra” perché, per la prima volta, coinvolse il mondo intero contrapponendo gli Imperi centrali e le Forze alleate dell’Intesa. Il conflitto, che si concluse nel 1918 dopo aver mietuto milioni di vittime, vide la sconfitta degli Imperi centrali, prima fra tutti la Germania. Dopo la guerra, la miseria dilagò ovunque, e nel 1929 una gravissima crisi economica sconvolse gli Stati Uniti ripercuotendosi anche sul resto del mondo. Nel frattempo, vasti moti rivoluzionari destituivano l’ultimo imperatore in Cina (1911), instaurando un governo repubblicano e nazionalista, e l’ultimo zar in Russia (Rivoluzione d’ottobre, 1917), dando inizio alla storia dell’Unione Sovietica.
In questo quadro di grandi rivolgimenti, stavano crescendo pericolosamente il fascismo di Mussolini in Italia (1922) e il nazismo di Hitler in Germania (1933). Nel 1937 la guerra civile spagnola, che portò alla dittatura fascista del generale Francisco Franco, rappresentò la prima avvisaglia della Seconda guerra mondiale.

Vivere nel primo Novecento

Tradizione e modernità

La società che stava muovendo i primi passi nel XX secolo era ancora legata alle tradizioni ottocentesche, ma, allo stesso tempo, si trovava ad affrontare problematiche nuove e inaspettate, sulla scia dei grandi rivolgimenti sociali e politici e dei nuovi orizzonti aperti dalla scienza e dalla tecnica.
Il telegrafo senza fili di Guglielmo Marconi (1899) e la prima trasmissione radio (1901) inaugurarono l’era delle telecomunicazioni: queste tecnologie avrebbero progressivamente annullato le distanze geografiche, come contribuirono a fare, in modo diverso, anche la trasvolata dall’Europa agli Stati Uniti del dirigibile Zeppelin (1900) e il primo volo transatlantico dei fratelli Wright (1903).
Un’altra impresa eroica che, invece, ampliò i confini del mondo, fu la conquista del Polo Sud da parte dell’esploratore norvegese Amundsen (1911).
Anche in ambito scientifico le scoperte si susseguivano di anno in anno: per fare qualche esempio, nel 1900 il fisico tedesco Max Planck elabora la teoria dei quanti; nel 1901 il tedesco Wilhelm Conrad vince il Premio Nobel per la scoperta dei raggi X e Emil Adolf Von Behring quello per la cura della difterite; nel 1905 Albert Einstein elabora la teoria della relatività, che gli vale il Premio Nobel per la fisica del 1921, e l’anno successivo Camillo Golgi riceve il Nobel per i suoi studi sul sistema nervoso.
Nel 1908 Henry Ford mise sul mercato la prima automobile familiare, il modello T, che rivoluzionò il modo di vivere dell’uomo moderno.

La “realtà” dell’anima e la libertà degli artisti

Profonde novità modificarono anche il mondo della cultura: il secolo si era aperto con la pubblicazione dell’Interpretazione dei sogni del neurologo austriaco Sigmund Freud e la nascita della psicoanalisi che, insieme alle teorie di Einstein sul rapporto fra spazio e tempo, contribuì a cambiare radicalmente la percezione dell’esistenza umana. Scrittori e poeti (come Joyce, Proust, Pirandello, Svevo, Ungaretti, Mann, Brecht, Hesse…) affrontarono nelle loro opere non solo le difficoltà e le contraddizioni di una società in bilico fra tradizione e rinnovamento, ma anche le inquietudini della mente e del mondo interiore.

Gli artisti, sensibili alle innovazioni della modernità e ormai liberi dall’obbligo di riprodurre una realtà che non sembrava più così oggettiva, diedero vita a numerosi movimenti di avanguardia che sperimentarono nuove forme espressive in aperto contrasto con la tradizione, sviluppando un diverso rapporto col pubblico e spesso basate sulla provocazione.

Fotografia, cinema e musica

Mentre i primi giornali illustrati permettevano non solo di sapere, ma anche di vedere ciò che succedeva a migliaia di chilometri di distanza, il cinema compiva i suoi primi, significativi passi.

Nel 1902 il francese Méliès realizzò il primo film muto di fantascienza: Viaggio nella Luna, mentre altri registi, come Eisenstein, portarono nel cinema i drammi dell’esistenza. Anche la musica sperimenta nuovi stili: musicisti del calibro di Stravinskij e Schönberg lavorarono a contatto con gli artisti più innovativi delle avanguardie, mentre il grammofono offriva per la prima volta la possibilità di accostarsi alla musica senza necessariamente ascoltarla dal vivo.

Arte Attiva 
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