Una foresta di simboli

Una foresta di simboli

Una nuova arte per esplorare mondi interiori e dare voce alle emozioni più profonde

Nel 1859 il poeta francese Baudelaire aveva definito l’immaginazione la “regina di tutte le facoltà dell’anima”. Anche sulla scia delle sue idee, verso il 1880 si affaccia in Europa una nuova corrente artistica: il Simbolismo, che tende a trasfigurare la realtà affidando all’immaginazione il compito di tradurre sulla tela le sensazioni del mondo interiore. Al pari di poeti simbolisti come Paul Verlaine e Stéphane Mallarmé, i pittori di questa corrente si estraniano dalla piatta e banale realtà e si oppongono a una visione del mondo basata esclusivamente sul pensiero razionalizzante. I soggetti della pittura diventano allora i sogni, le immagini interiori, i disagi dell’esistenza, sempre affrontati con originale autonomia, come puoi vedere in questa pagina nelle opere del tedesco Franz von Stuck (1863-1928), dello svizzero Arnold Böcklin (1827-1901) e del belga Fernand Khnopff (1858-1921).

Arte Attiva 
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