Le forme geometriche di Cézanne

Le forme geometriche di Cézanne

Nella pittura di Cézanne emerge una nuova concezione dello spazio e delle forme

Dal 1874 al 1877 espone insieme agli impressionisti un artista nato in Provenza: Paul Cézanne (1839-1906). La sua pittura, però, è così originale e autonoma da non poter essere considerata entro alcun movimento. Il modo di dipingere di Cézanne si distanzia da quello degli impressionisti perché va oltre la semplice impressione del momento, e mette in luce l’essenza più profonda della realtà celata sotto le apparenze. Cézanne dipinge forme più strutturate e conferisce allo spazio un senso di profondità da cui emergono figure geometriche e forme solide modellate dal colore, che preannunciano le ricerche cubiste del primo Novecento (vedi a pagina 402). Questo grande pittore rimane a lungo isolato e incompreso e verrà apprezzato molto tardi, quando nel 1904 gli sarà dedicata un’intera sala all’esposizione parigina del Salon d’Automne. Fra i suoi più attenti estimatori figurano due grandi pittori del Novecento: Matisse e Picasso.

Punti di vista

L’analisi delle forme e dei volumi per Cézanne è basilare: i suoi studi meticolosi rivelano una grande attenzione ai mutamenti della forma e alla disposizione degli oggetti nello spazio. Più volte negli anni il pittore torna a svolgere gli stessi temi, affrontandoli da diverse angolazioni. Ne è un esempio il soggetto dell’Amour en plâtre (L’amorino in gesso). Una statuetta di puttino in gesso diviene il pretesto per affrontare il problema della molteplicità dei punti di vista: il puttino dipinto in studio nel 1895, fra quadri, mele e cipolle, sarà rivisitato dal pittore negli ultimi anni della sua vita, ripreso anche dal retro e di tre quarti.


Arte Attiva 
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