Longhi e l’aristocrazia veneziana

Longhi e l’aristocrazia veneziana

Uno sguardo discreto e ironico nella vita quotidiana delle classi agiate

Uno spirito bizzarro e brillante: così il figlio Alessandro descrive Pietro Longhi, il più ironico interprete in pittura della vita cittadina veneziana. Le sue “conversazioni con scherzi d’amore e gelosie”, scene di vita intima di aristocratici e ricchi borghesi, riflettono il gusto per l’osservazione, testimoniato anche dalla cura maniacale del pittore per gli studi preparatori al quadro vero e proprio. Longhi ha sempre vissuto e lavorato a Venezia, dov’è morto, a ottantatré anni, nel 1785.

Caccia all’anatra

Il capolavoro di Longhi raffigura una scena in apparenza banale: una caccia all’anatra in laguna, che diviene il pretesto per fini osservazioni. La raffigurazione di dettagli come i cuscini sul fondo della gondola, l’anatra che nuota e il paesaggio sulla destra è infatti di stupefacente precisione.


Arte Attiva 
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