IL SEICENTO

Nel secolo che si apre con la rivoluzione caravaggesca della luce e con la bellezza classicista dei Carracci, nascono nuovi generi pittorici e si affermano artisti come Rembrandt, Rubens e Velázquez, mentre in tutta Europa si impone lo stile spettacolare del Barocco, che in Italia ha il volto “composto” di Bernini e quello “stravagante” di Borromini.

La Storia

Nella prima metà del secolo diversi Paesi europei furono sconvolti dall’aspro e lungo conflitto della Guerra dei Trent’anni (1618-1648). La Spagna ne uscì sconfitta e fu quindi costretta a riconoscere l’indipendenza delle Province Unite dei Paesi Bassi, che diedero vita a una monarchia costituzionale (la stessa forma di governo fu proclamata anche in Inghilterra qualche decennio dopo, nel 1689).
L’Italia era ancora in parte sotto il dominio degli Asburgo di Spagna, ma intanto in Toscana prosperava il granducato mediceo, mentre nella Roma dei papi si viveva un nuovo periodo di splendore artistico e culturale.
La Francia, uscita vittoriosa dalla Guerra dei Trent’anni, divenne presto la protagonista nello scacchiere europeo, in particolare dopo l’ascesa al trono nel 1661 di Luigi XIV, che concentrò su di sé il potere assoluto e che per questo è passato alla storia come il Re Sole.


Vivere nel Seicento

La perdita dell’unità religiosa

La Guerra dei Trent’anni scoppiò come conflitto religioso tra cattolici e protestanti per poi trasformarsi in un vero e proprio conflitto politico.
Al termine della guerra, la Chiesa cattolica non aveva più la supremazia assoluta: manteneva il primato in Spagna e in Italia, ma altre confessioni religiose, come il Protestantesimo, divennero religioni ufficiali di Stato.
La Chiesa continuò a contrastare la Riforma protestante con una strenua propaganda, che si manifestava soprattutto attraverso l’arte e l’architettura: Roma, sede della corte pontificia, rinnovò anche per questo il suo aspetto con un gusto fastoso e spettacolare.

Nuovi orizzonti: mentali e geografici

Grazie agli studi e alle invenzioni di scienziati come Galileo, Keplero, Newton, Bacon nacque la scienza moderna: in particolare, Galileo introdusse il metodo sperimentale, che si fondava sull’esperienza e sull’uso del ragionamento matematico.
Strumenti come il telescopio, il microscopio e il barometro aprirono nuove prospettive. Intanto si moltiplicavano i viaggi in tutto il mondo.
La Spagna controllava ancora un vasto impero coloniale, ma ormai erano Inghilterra e Province Unite dei Paesi Bassi a contendersi il predominio su tutti gli oceani, grazie a un’esperienza navale formidabile.

Sul palcoscenico del mondo

Nell’Europa del Seicento fecero la loro comparsa nuove forme di svago culturale. Il teatro e la musica conobbero una vera e propria fioritura: in Italia si sviluppò la commedia dell’arte, una forma di teatro popolare basata su una recitazione improvvisata che aveva le sue origini nel secolo precedente (e conoscerà il massimo sviluppo nel Settecento); nacque in questo secolo anche il melodramma, un genere di spettacolo in cui gli attori cantavano e recitavano.
Ma il teatro e tutto ciò che era spettacolo assunsero anche un profondo valore simbolico nella cultura del tempo: l’esistenza stessa dell’uomo era concepita come una sorta di rappresentazione sul “palcoscenico” del mondo.
Questo gusto spettacolare influenzò moltissimo anche le arti figurative: il nuovo stile di questo secolo, il Barocco, privilegiava infatti immagini e sfondi scenografici, gesti drammatici e architetture ardite in grado di meravigliare e suscitare emozioni nello spettatore.

Arte Attiva 
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