Piramidi di mattoni

Piramidi di mattoni

Dentro le ziqqurat, immensi templi di mattoni che salgono verso il cielo, si prega…
ma non solo!

Già a partire dal 3000 a.C.,mentre fa la sua comparsa la scrittura, i Sumeri cominciano a organizzare la vita quotidiana nelle città-stato, dando vita anche ai primi importanti progetti edilizi. Pensa che mentre in Europa, a quell’epoca, si trasportano ancora i materiali facendoli rotolare su tronchi d’albero, in Mesopotamia esiste già la ruota, che permette grandi progressi in ogni tipo di lavoro. In questo territorio non ci sono montagne da cui cavare pietre per costruire: le abitazioni, perciò, sono in mattoni di argilla impastata con paglia e compressa in stampi ed essiccata al sole oppure cotta nelle fornaci. Le case sono intonacate con fango e calce e, per tenerle più fresce, non hanno finestre: la luce proviene dall’alto, a illuminare un cortile centrale. Sorgono i primi palazzi, che col tempo diventano sempre più grandiosi per esaltare il prestigio dei sovrani, e si fa imponente l’aspetto delle ziqqurat, i templi tipici di tutte le religioni mesopotamiche. Alta decine di metri, la ziqqurat è un edificio “polifunzionale”: tempio, magazzino per i prodotti agricoli, osservatorio astronomico e forse anche luogo di difesa.

La ziqqurat di Ur

Il fatto che le ziqqurat siano state costruite in mattoni e non in pietra, materiale più resistente, è il motivo per cui pochi di questi edifici sono giunti intatti fino a noi. In generale, i templi sopravvissuti (diciannove, in sedici città della Mesopotamia) hanno perduto il piano più alto, dove si trovava la zona sacra. In origine, la ziqqurat di Ur, dedicata al dio della Luna, era alta circa 25 metri.


La ziqqurat ha la forma di una piramide tronca (senza vertice), a gradoni, cioè con piani sovrapposti (terrazze) che possono essere da tre a sette e che si allargano man mano che si scende dall’alto verso il basso.

L’edificio poggia su un enorme terrapieno artificiale che lo protegge dalle alluvioni.

Alla ziqqurat si accede per mezzo di alte scalinate (rampe) che hanno la funzione simbolica di avvicinare lentamente i devoti al cielo, come se dovessero salire in cima a una montagna sacra.

Arte Attiva 
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