In sintesi
Il termine Rinascimento, con cui si definisce la cultura del Quattrocento, fa riferimento ai profondi cambiamenti che derivano da una rinnovata fiducia nell’uomo, considerato “misura di tutte le cose”.
In quest’epoca una committenza laica, rappresentata dalla classe borghese e soprattutto dal signore, si circonda di intellettuali e artisti che non sono più gli artigiani anonimi del Medioevo, ma firmano le loro opere e godono di autonomia e prestigio.
I dipinti ricercano un nuovo naturalismo, rappresentando la realtà attraverso la prospettiva, lo studio degli effetti di luce, la verosimiglianza e l’intensità espressiva delle figure.
Pittura e scultura trattano nuovi temi come il ritratto, il nudo, gli eventi storici e mitologici con un predominante interesse per l’antichità, vista come modello di riferimento culturale ed estetico.
È sempre l’antico a ispirare i progetti di architettura per palazzi, ville di campagna, piazze e parti di città che diventano più razionali e rispecchiano le ambizioni di prestigio dei ceti più ricchi.