Immagini di vittorie e di sconfitte

Immagini di vittorie e di sconfitte

Stele e bassorilievi raccontano le imprese di re-condottieri e dei loro popoli, trionfanti sui nemici

L'arte mesopotamica è come un libro di storia illustrato: le immagini riprodotte, spesso abbinate alla scrittura, raccontano le vicende dei popoli che per tre millenni si sono scontrati per il possesso di questo territorio. Grazie agli oggetti artistici giunti fino a noi siamo in grado di conoscere il loro stile di vita o il feroce comportamento dei vincitori sui vinti. In particolare le stele, lastre di pietra a carattere commemorativo, narrano avvenimenti che esaltano la storia del popolo raffigurato e le gesta militari del re-condottiero e, in genere, descrivono una battaglia. Le pareti dei palazzi reali sono spesso decorate da grandi bassorilievi che, con scene di caccia e cortei, celebrano il potere del sovrano. Tutte queste opere presentano caratteristiche simili nel modo di rappresentare le figure, che appaiono stilizzate

Profili di uomini e di animali

Nei bassorilievi il corpo umano è rappresentato quasi sempre di profilo, anche se a volte il busto è girato di fronte; l’espressione dei volti ha scarsa importanza: gli occhi grandi, a mandorla, ci appaiono come se fossero visti frontalmente e sono caratterizzati dalla fissità dello sguardo. In genere le figure hanno dimensioni maggiori o minori a seconda della loro importanza.
Gli animali, soprattutto i felini, sono spesso presenti nelle scene simboliche; anch’essi sono visti di profilo, ma il loro muso può essere raffigurato di fronte, specie se colto nell’attimo in cui azzanna la vittima.

Il destino dei soldati sconfitti

La Stele degli avvoltoi, giunta a noi in frammenti, è chiamata così perché una delle lastre raffigura gli avvoltoi che dilaniano i cadaveri dei soldati sconfitti (vedi a pagina 21). Essa celebra la conquista della città di Umma da parte di Eannatum, re di Lagash, avvenuta verso il 2450 a.C. Nel dettaglio raffigurato qui sopra, i soldati di Eannatum marciano compatti protetti da elmi e grandi scudi dai quali spuntano le mani che reggono le lance. La scena fa risaltare in modo realistico la crudezza della guerra: ai piedi dei vincitori stanno i corpi nudi dei nemici uccisi nella battaglia.

Arte Attiva 
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