LA MESOPOTAMIA

Stele e bassorilievi raccontano le storie di vinti e vincitori, mentre all’interno delle grandi ziqqurat, statuine di credenti pregano le divinità.

La Storia

La Mesopotamia, il cui nome deriva dal greco e significa “terra fra due fiumi”, è la vasta pianura compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate che oggi coincide in gran parte con l’Iraq.
I Sumeri si insediarono nella bassa Mesopotamia attorno al 4000 a.C. e qui fondarono le prime città-stato (cioè indipendenti l’una dall’altra) come Uruk, Mari e Ur. Attorno al 2350 a.C., gli Accadi, provenienti dal deserto arabico, sotto re Sargon I di Accad sconfissero i Sumeri e unificarono il territorio. In seguito, furono invasi dai Gudei, provenienti dai monti iraniani e guidati da Gudea, sovrano della città di Lagash (2143-2124 a.C.).
Nel II millennio a.C. si fecero strada da una parte i Babilonesi della mitica città di Babilonia sull’Eufrate, e dall’altra gli Assiri, già insediati nella cittàstato di Assur. Nel 747 a.C. gli Assiri conquistarono Babilonia, fondando il Secondo impero assiro. Babilonia subì infine l’invasione dell’esercito persiano nel 539 a.C. e cadde in rovina nel II secolo a.C.

Vivere in Mesopotamia

La Mezzaluna fertile

La Mesopotamia fa parte di quella regione che, per la forma e le antiche caratteristiche, fu chiamata “Mezzaluna fertile”. Dalle coste del Mediterraneo ora appartenenti a Libano, Israele ed Egitto, attraverso i territori che oggi fanno parte di Siria, Giordania e Turchia, arrivava al mare (Golfo Persico). Si pensa che qui si siano sviluppate le prime civiltà della storia, grazie soprattutto alla presenza dei fiumi: i Sumeri, tra i primi abitanti della Mesopotamia, ne controllavano le piene con geniali metodi di irrigazione. Ciò permise lo sviluppo di una ricca agricoltura, base essenziale per il benessere della popolazione e l’evoluzione culturale. Molti popoli si sono avvicendati e a volte sovrapposti in questa terra: Accadi, Gudei, Babilonesi, Assiri e Persiani si sono combattuti per conquistare i territori più fertili o le città sorte nei luoghi più strategici. Ognuno ha portato con sé la propria cultura.

Le prime civiltà urbane

È quasi certo che la ruota da vasaio per modellare i vasi d’argilla e il carro con le ruote furono inventati in Mesopotamia, ai tempi dei Sumeri. L’agricoltura, con i suoi continui progressi, arrivò perfino a produrre raccolti superiori al necessario (eccedenza); così, diverse classi di persone potevano fare a meno di lavorare la terra: sacerdoti, mercanti, artigiani. L’organizzazione della società si fece più complessa, e le attività che nella preistoria si svolgevano in piccoli villaggi, si amplificarono e si trasformarono: nacquero le città-stato, abitate da migliaia di persone. Templi, palazzi, abitazioni erano costruiti secondo precisi piani urbanistici, i primi della storia, e oltre alle case modeste della gente comune, sorsero edifici grandiosi a gloria del sovrano (i palazzi) e delle divinità (i templi).


Il potere del sovrano e della religione

La società sumerica, così come quella degli altri popoli che si sono succeduti in Mesopotamia, era rigidamente organizzata in caste, cioè in rigidi gruppi sociali. Sopra a tutti c’era il sovrano, padrone assoluto del suo popolo e simbolo della divinità: era come se il suo incarico sulla Terra gli arrivasse direttamente dal cielo. Gli dei erano da temere, influivano su ogni cosa e dovevano essere venerati senza sosta: per questo motivo era usanza deporre all’interno dei templi una serie di statuette raffigurate in atteggiamento di preghiera.

L’invenzione della scrittura

Per fronteggiare lo sviluppo di comunità così complesse, i Sumeri inventarono anche la scrittura: questo è l’evento che segna l’inizio ufficiale della Storia. Si scriveva incidendo nell’argilla piccoli segni simili a cunei (scrittura cuneiforme) o disegni simbolici e schematici (pittogrammi). Tutti i compiti che rendevano necessaria la conoscenza e la padronanza dell’alfabeto, come redigere le leggi o tenere la contabilità delle tasse da riscuotere, erano affidati allo scriba (“colui che scrive”), che era formato in scuole apposite. Il ruolo della scrittura era fondamentale nell’arte della Mesopotamia, perché era un mezzo per commentare le scene raffigurate.

Arte Attiva 
Arte Attiva 
Storia dell'Arte - Osservare Leggere Confrontare