In sintesi
L'arte della Preistoria
Nel Paleolitico l’uomo primitivo inizia a “fare arte”: circa 77 000 anni fa incide i primi segni geometrici su pietra; oltre 30 000 anni fa inizia a rappresentare con pitture e incisioni rupestri le prime figure riconoscibili di animali, di figure umane, e impronte di mani. Inizia anche a scolpire "a tutto tondo”: lo testimoniano numerose statuette in gran parte femminili.
L’arte primitiva sottolinea i caratteri principali del soggetto che rappresenta: nel caso degli animali incisi o dipinti sono evidenziate corna, zampe, criniere; nelle statuette e nei bassorilievi di figure femminili (le Veneri) sono messi in luce il seno, i fianchi, i glutei, la “capigliatura”.
È probabile che l’arte primitiva abbia un valore simbolico, che per noi è difficile comprendere. Le Veneri, per esempio, erano forse amuleti che favorivano la fecondità.
L’uomo primitivo inizia a costruire con la pietra: al Neolitico risalgono i megaliti (dolmen, cromlech e menhir), grandi monumenti di pietra eretti a scopi rituali, cioè per cerimonie di varia natura. A partire da 4500 anni fa si diffondono in Sardegna i nuraghi, edifici di pietra con funzioni di difesa e forse anche di abitazione.